LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XXVIII n.8
23
Maggio 2012

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L'AVIS SFODERA L'ARTIGLIERIA PESANTE
CONTRO LA LEGA ANTIPREDAZIONE

3 cause per la nostra contestazione al prelievo di sangue nella scuola

 

3 procedimenti penali, finora 18 udienze tra Roma e Cirié (TO) che hanno portato in primo grado a mesi di reclusione e ammende varie, nonché il rischio di cause civili per risarcimenti. Sono le conseguenze per aver stigmatizzato l'illegalità e la pericolosità del prelievo di sangue agli studenti all'interno della scuola con una raccomandata al preside del Liceo Virgilio di Roma ed un comunicato stampa similare, da parte della Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi, nella persona della presidente Nerina Negrello.

Nell'ultima udienza del 08/05/12 davanti al Giudice di Pace di Roma per la denuncia relativa alla Raccomandata scritta al preside del Liceo, la magistrata sembrava “programmata”. Già aveva configurato un'imputazione tendenziosa estrapolando alcune frasi dal testo complesso, per giunta privandole di alcune parole chiave. Parole che rendevano comprensibile e doveroso il nostro intervento informativo, sintetizzato nell'oggetto “(E)Mungere sangue a scuola per trapianti o schedatura non è bello”. La scuola non è più luogo protetto...

La magistrata non ha permesso alla presidente Negrello di parlare. Non ha voluto sapere perché il prelievo di sangue all'interno della scuola è fuori legge, né perché può essere dannoso per la salute dei ragazzi.
Alla magistrata non interessava conoscere le Raccomandazioni del Consiglio d'Europa e del Network di emovigilanza europea, né le dichiarazioni del già Ministro della Sanità Girolamo Sirchia, né l'esistenza di indennizzi per danno, contemplati anche dalla legge italiana di cui i ragazzi non sono stati informati (consenso non informato).
La magistrata ha tacitato la madre (ns. testimone) che avrebbe voluto spiegare il danno derivante ai genitori dall'essere stati esclusi dalla conoscenza dell'iniziativa. Ha sentito rapidamente lo studente (ns. testimone) che ha confermato che il prelievo è stato praticato in una stanza sporca della scuola: propaganda il 3 novembre 2006 e prelievo subito il giorno dopo 4 novembre.

La magistrata ha invece accettato che l'Avis rinunciasse alla testimonianza del preside del Liceo evitandogli così l'interrogatorio e non ha voluto né leggere né mettere agli atti, come richiesto da Negrello, la lettera che il preside aveva dato in risposta alla nostra raccomandata, lettera che indica una presunta aderenza al protocollo d'intesa del Miur (Ministero Istruzione Università Ricerca) con l'Avis, argomentazione quindi rimasta esclusa dalla causa.
Inoltre ha respinto la richiesta del nostro difensore di rinvio per confrontare le opposte versioni dei testi delle parti in causa, portando come giustificazione problemi personali che le avrebbero impedito nel breve di fissare un'udienza, rischiando così la prescrizione. Ha perciò deciso un'immediata discussione con relativa sentenza. Ecco la condanna per questa tranche: € 600 più spese per lo Stato, € 2500 più IVA e cap per Avis, nonché facoltà di causa civile per risarcimento.

L'Avis ha usato una bomba atomica a tre stadi (3 denunce) per annientare l'informazione ed il diritto di critica della Lega Antipredazione quando bastava rispettare la legge che indica i luoghi idonei al prelievo sanzionando le irregolarità. Bastava un dibattito televisivo, senza tirare in ballo i tribunali.

Va sottolineato che delle tre magistrate incaricate di giudicare le tre denunce dell'Avis sullo stesso fatto, nessuna ha ritenuto di accogliere la nostra richiesta di unificazione dei tre procedimenti come suggerisce la legge, nonché il buon senso.

Nel termine di 60 giorni verranno depositate le motivazioni della sentenza e poi disporremo di 45 giorni per presentare un doveroso Ricorso in Appello.

Presidente
Nerina Negrello

Per approfondimenti www.antipredazione.org in prima pagina cronistoria delle udienze clicca “Comunicati stampa sottoposti a sequestro preventivo e denuncia 'La scuola non è più luogo protetto...'” e nella sezione comunicati stampa clicca 14/11/2006 sequestrato, 06/11/09, 08/04/10.

 


 

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