LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI
ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO
STAMPA
Anno XXIX n.16
16 Settembre 2013
CORTE EUROPEA
“ITALIA PAGHI INDENNIZZI SANGUE INFETTO”
I 60.000 cittadini italiani infettati da trasfusioni di sangue e derivati
sono la prova della necessità di una maggiore attenzione nell'applicazione
delle leggi sia nella pratica del prelievo di sangue che nelle trasfusioni,
affinché ciò che parte dalla volontà di cura non si trasformi in danno.
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha sentenziato che lo Stato italiano
deve versare a tutti i cittadini infettati l'indennità integrativa speciale.
Di seguito il comunicato del Presidente dell'Associazione Politrasfusi
Italiani, Angelo Magrini, pubblicato su Doctor News 33 del 4 settembre 2013:
«Si tratta di un successo -
spiega Magrini - perché, grazie a questa sentenza, si riconosce a tutti i
cittadini infettati, senza differenze, la possibilità di percepire gli
arretrati dell'adeguamento Istat per l'indennizzo loro riconosciuto, a
partire dal momento del riconoscimento per legge della loro condizione»...
Come associazioni dei politrasfusi abbiamo infatti intentato causa a
beneficio di tutti gli infettati, chiedendo alla Corte di Strasburgo che
vengano riconosciute pari opportunità a tutti i cittadini». Prosegue: «i
cittadini infettati ricevono un indennizzo, sulla base della legge 210 del
1992, pari ad un minimo di circa 540 euro al mese, pagati bimestralmente.
Ora, per effetto della sentenza, i cittadini infettati arriveranno a
percepire circa 100 euro in più al mese. Un adeguamento, che contribuirà al
sostenimento delle spese per farmaci e ticket a carico dei malati, e in
costante aumento».
Un
risarcimento per danno subito è magra consolazione, i cittadini pretendono
una Sanità responsabile e controllata soprattutto laddove procede con
accreditamenti privati, sia per i prelievi che per le trasfusioni: un nuovo
atteggiamento che va sotto la dizione “prevenzione primaria”.
Questa sentenza della Corte Europea e la lotta dei Politrasfusi rendono
quindi automaticamente meritoria l'attenzione e lo stigma che la Lega
Nazionale Contro la Predazione di Organi ha riservato ai prelievi di sangue
effettuati sugli studenti nei locali del Liceo “Virgilio” di Roma, luogo non
idoneo per legge e per igiene.
Perché
tale nostra attenzione alla legalità e qualità nel prelievo di sangue,
espressa con comunicato stampa del 14/11/2006 ha generato da parte dell'Avis
tre denunce (stranamente disgiunte) contro la Lega Antipredazione e sentenze
che contemplano la reclusione della presidente Nerina Negrello per aver
difeso gli studenti?
Ora siamo in Appello per due di queste denunce. Per approfondire visitare il
sito
www.antipredazione.org,
home page “Comunicati sequestrati”
“LA
SCUOLA NON E' PIU' LUOGO PROTETTO (E)MUNGERE SANGUE AGLI STUDENTI PER
TRAPIANTI 'NON E' BELLO'”
e nella sezione “Comunicati
Stampa” i seguenti comunicati del:
14.6.2012,
23.5.2012,
8.4.2010,
6.11.2009.
Comitato
Giovani
www.antipredazione.org
Presidente
Nerina Negrello
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