Giornalisti e Associazioni |
COMUNICATO
STAMPA N.19
28-Settembre-2001
REPRESSIONE
AL TALK SHOW "PIANETA TRAPIANTI"
organizzato
dall'ospedale Niguarda
Teatro Grassi -MI-
Le
forze dell'ordine sono piombate ieri sera alle 21 davanti al Teatro Grassi per
"arginare" 6 (sei)
non-donatori, simpatizzanti della "Lega Nazionale Contro la Predazione di
Organi e la Morte a Cuore Battente" che tranquillamente distribuivano ai
cittadini che accedevano al Teatro un volantino culturale e scientifico su
espianti/trapianti.
Digos, carabinieri e polizia (auto e cammionette) chiedevano i documenti,
negavano il volantinaggio,
vietavano lo striscione con la scritta "espianto/trapianto omicidio di
stato", e anche impedivano ai sei di entrare a sentire le relazioni,
nonostante fosse un incontro pubblico.
La presidente della "Lega Nazionale Contro la Predazione", Nerina
Negrello, che seguiva lo
show dall'interno, al termine degli interventi chiedeva a Mirabella, conduttore
dello show, di
leggere l'art. 5 della legge 91/99 sui trapianti. Articolo che chiarisce come la
schedatura dei cittadini - a
favore o contro l'espianto - debba essere fatta, contrariamente a
quanto facevano credere i relatori del Niguarda, del Centro Nazionale Trapianti
e dell'Aido.
Il rifiuto è stato totale e rabbioso: la lettura dell'art. 5 li
spaventava perché avrebbe smascherato
quelle istituzioni che stanno agendo fuori legge nel raccogliere la "manifestazione
di volontà" dei cittadini, senza le direttive del Decreto attuativo del
Ministro della sanità,
previsto dalla legge e atteso da due anni e mezzo.
Nel marasma dei veti e delle invettive dei trapiantisti e trapiantati presenti,
che non volevano che
si leggesse l'art. 5, la Digos "invitava" la Negrello e chi la
sosteneva ad uscire
dalla sala.
Sembrerebbe che quando le persone esprimono un parere che si discosta dal Pensiero Unico e dagli interessi dei Gruppi di potere che sono dentro e sopra lo Stato, scatti la repressione.
Nerina Negrello
Presidente