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COMUNICATO
STAMPA N.07
04-Marzo-2002
ROGO DI TREZZANO SUL NAVIGLIO
EVA
DOS ANJOS CAMERIERA BRASILIANA
SOTTO LE ABILI PRESSIONI DEI MEDICI E IMPLICITI RICATTI DI STATUS
CEDE E FIRMA PER LA TORTURA DELLA FIGLIA LETHICIA DI 7 ANNI
CHE SUBIRA' L'ESPIANTO DI CUORE, FEGATO, PANCREAS, RENI...
alla Clinica Pediatrica De Marchi - Milano
MA NON SAPEVA QUELLO CHE FIRMAVA
Non
hanno avuto pietà per una madre che aveva già perso il figlio LEONEL di 5 anni,
asfissiato nel rogo del ristorante di Trezzano S/Naviglio. Indifferenti a quel
dolore i medici hanno chiesto anche gli organi di LETHICIA, 7 anni, che stava in
rianimazione.
I mass-media ci informano che il medico coordinatore e lo psicologo hanno
puntato sul fratello di Lethicia, un ingenuo diciottenne a cui "hanno parlato a
lungo" (!?!) affinché si adoperasse per ottenere la firma della mamma nonostante
che, fra pianti a dirotto, implorasse "ridatemi mia figlia" "voglio morire con
lei".
Invece neppure il balsamo di starle vicino, al contrario Lethicia viene
sequestrata per l'espianto e mantenuta sotto ventilazione durante tutte le
operazioni di asportazione del cuore, fegato, pancreas, reni, ... Chissà se a
Lethicia, brasiliana, hanno concesso la camera iperbarica o se fin dall'inizio
fu posta sotto ventilazione solo per l'espianto degli organi?!?
Se è vero che il dolore sempre altera e destruttura la pienezza della facoltà di
elaborare la realtà, si
può considerare la richiesta di questa firma di donazione atto di estorsione?
atto di circonvenzione di incapaci?
Madre e fratello in quel
momento sotto l'ansia psicologica di quello che stava accadendo erano incapaci
di capire. Ne' potevano capire perché nessun medico "coordinatore dei trapianti"
informa i familiari che l'espianto di organi avviene sempre sul malato a cuore
battente e sangue circolante, vivo, reso immobile dai farmaci paralizzanti.
Il fratello non sapeva quello che chiedeva, la madre non sapeva quello che firmava, si è solo affidata al figlio, unico affetto che aveva vicino.
PS: Alla famiglia di Valeria Lopez, l'amica baby-sitter, che ha saputo difenderla dall'espianto, le nostre più sentite condoglianze.
Nerina Negrello
Presidente