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COMUNICATO
STAMPA
13-Maggio-2003 N.06
ANCORA SUI NEONATI UTILIZZATI PER TRAPIANTO
E SUI GEMELLI “ACRANICI” DI POMPEI “DONATI” PER ESPIANTO
IL CRIMINE ALL'ITALIANA SU DONNE SBANDATE O PLAGIATE
Dopo il caso di Michela Ingenito e Andrea Abagnale di Pompei che, con il plauso delle istituzioni, consapevolmente hanno partorito gemelli “acranici” per destinarli all'espianto (poi non realizzato), non stupisce che degli ucraini affamati e sbandati sviluppino l'idea di non abortire la gravidanza indesiderata delle donne allo sbando per mandare i neonati a buon fine nel mercato dei trapianti.
Fra il primo caso e il secondo quale è la differenza?
Che i primi erano “acranici” e i secondi sani?
Che i genitori di Pompei erano nella legalità e gli ucraini nella illegalità?
Che Michela ha ceduto i gemelli gratis, mentre Oksana si è fatta pagare?
Che i chirurghi sono pagati con stipendi e comparaggi ufficiali, mentre gli organizzatori ucraini si fanno pagare sottobanco?
Comunque in entrambi i casi
i piccoli erano vivi ed ucciderli sarebbe stato in entrambi i casi un crimine.
Il nodo sta nel fatto che si sta creando una mentalità trapiantistica e quindi
ciò che è criminale diventa norma e la legalizzazione degli espianti a cuore
battente ha favorito la creatività criminale.
Nuove forme verranno inventate da brividi per procacciare organi.
Responsabili di questa tendenza predatoria sono le lobby sanitarie e lo Stato che le protegge.
Nerina Negrello
Presidente