LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI
ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO
STAMPA
Anno XXXI n.14
10 Settembre 2015
2000 NEUROCHIRURGHI A ROMA - 8-12/9/2015
XV MEETING DELLA FEDERAZIONE MONDIALE DI NEUROCHIRURGIA
L"eccellenza italiana" frena l'Ipotermia Cerebrale Controllata a favore degli espianti
Cosa possono insegnare i neurochirurghi italiani al mondo? Di quali eccellenze e capacità di fare innovazione parlano quando in 20 anni non sono stati capaci di praticare il trattamento dell'ipotermia cerebrale controllata per la cura dei traumi cranici e delle ischemie cerebrali!
Era il 10 dicembre 1998 quando l'ANSA diffuse un comunicato dal titolo “SCONFITTA LA MORTE CEREBRALE - la Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi informa che neurochirurghi del Dipartimento di medicina di Urgenza dell'Ospedale della NIHON UNIVERSITY hanno applicato il trattamento dell'ipotermia cerebrale controllata (computer-controlled), con mantenimento di adeguata pressione endocranica, per curare 20 casi di ematoma subdurale acuto associato a danno cerebrale diffuso e 12 casi di ischemia cerebrale globale provocata da arresto cardiaco della durata da 30 a 47 minuti.
I pazienti inizialmente si trovavano in stato di coma cosiddetto depassé valutato tra 3 e 4 GCS (Glasgow coma scale) e presentavano dilatazione bilaterale delle pupille e perdita del riflesso alla luce. Non è stato applicato il test dell'apnea (sospensione della ventilazione) perché l'equipe d'emergenza temeva di aggravare il danno cerebrale.
A conclusione 14 dei 20 pazienti del primo gruppo e 6 pazienti su 12 del secondo sono tornati a normale vita quotidiana con pieno ristabilimento delle capacità di comunicazione verbale, tranne che in un caso.
Ciò implica un chiaro spostamento del punto di non ritorno. Una dichiarazione affrettata di cosiddetta “morte cerebrale” senza che sia stata tentata tale terapia potrebbe ben costituire omicidio o, come minimo, premeditata omissione di soccorso e malpractice...” (Yoshio Watanabe MD JPN Heart J. Sept 1997 – Hayashi N. MD, Brain Hypothermia Therapy, JPN Med J, July 6,1996)
Abbiamo chiesto al Ministro di imporre per legge, nei protocolli di cura dei traumatizzati cranici ed ischemici cerebrali, tale terapia mirata come condizione irrinunciabile prima di considerare il paziente irrecuperabile e in “morte cerebrale”, per fugare il diffuso sospetto che i comatosi ventilati siano privati di cure e destinati a morte con l'espianto per soddisfare la richiesta di organi per trapianto.
Ma la lobby sanitaria finora ha negato tale intervento neuroprotettivo perfino di fronte alla richiesta esplicita dei familiari. Eppure l'Italia riceve finanziamenti per tale sperimentazione chiamata Eurohyp 1, ma non procede, perché il “made in Italy” delle neuroscienze cresce sulla fasulla dichiarazione di “morte cerebrale” che sviluppa il business degli espianti/trapianti e punta alla sperimentazione in vivo.
Infatti alla conferenza stampa di questo meeting abbiamo sentito i leader della neurochirurgia italiana rivendicare anche la “donazione del corpo” dei cosiddetti “morti cerebrali” illegalmente definiti “cadaveri” per eseguire impunemente esercitazioni chirurgiche, chimiche e radiologiche.
Siano i medici a donare i loro corpi per la sperimentazione in vivo se veramente ci credono.
Consiglio Direttivo
Nerina Negrello
Presidente
Lega Nazionale Contro
la Predazione di Organi
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