LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI
ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO
STAMPA
Anno XXX n.21
09 Ottobre 2014
UN'ALTRA STRAFOTTUTA GIORNATA DELLA DONAZIONE
11/10/2014 GIORNATA EUROPEA PER LA DONAZIONE DEGLI ORGANI
per uscire dalla crisi gli italiani indotti a fornire la materia prima
Citando parole di Michele Ainis (Corriere 10/09/2014) Che cos'è l'Europa?... Ha un'anima questo continente? Ha un ethos, una tempra, un motivo affratellante? Non la storia, che inanella un rosario di scontri e di battaglie... Non la lingua... Non il diritto... Non la religione... Ha ormai rinunciato perfino ad una carta costituzionale in cui scolpire la propria identità. Ma aggiunge un collante esiste: è la cultura... esperienze artistiche, filosofiche, musicali, letterarie...
Questi sono collanti del passato. Pare a noi evidente che al giorno d'oggi l'unico fattore veramente unificante sia l'affare degli organi per trapianto e ricerca: un business senza frontiere, già immerso nella corruzione internazionale.
L'ennesima prova è l'istituzione di questa strafottuta giornata promossa dal Consiglio d'Europa che nell'edizione 2014 ha scelto l'Italia, o meglio gli italiani, da adulare per meglio macellare, forte di una ideologia utilitaristica, che insegna alla gente 'debole' l'autodistruzione, il sacrificio, la sudditanza alle scelte capitalistiche dei profitti mascherati. I marpioni la chiamano solidarietà. E gli allocchi vanno al macello sereni come pecore. Quanto vale sul mercato legale una persona viva ma dichiarata “morta cerebrale”? E quanto vale nella clandestinità, che deriva dalla stessa legalità?
A Roma sarà festa. Cavalcando la speranza di incidenti, sono numerose le iniziative del Ministero della Salute, dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e del Centro Nazionale Trapianti (CNT) nonché delle numerose associazioni di settore finanziate, laiche e cattoliche, per indurci a firmare subito il 'lascito della vita' con l'infingardo appello “Prima che sia troppo tardi dichiara il tuo amore”.
Dice Nanni Costa “Un riconoscimento dato dagli esperti del Consiglio d'Europa per la qualità del nostro sistema trapianti”. Evidentemente il sistema contro-legge e gli escamotage all'italiana piacciono all'Europa che ci assoggetta sempre più alla legge dell'utilità economica. Già nell'ottobre 2011 da Bruxelles Paola Testori Goggi, direttora generale della Commissione Ue Sanità lanciava un appello ai Paesi membri affinché, nonostante la crisi economica generale, non facciano mancare le risorse necessarie a sviluppare i trapianti. A suo dire c'è un risparmio di soldi (forse perché muoiono prima?).
Per evitare sanzioni dell'Unione Europea il nostro governo ha emanato il Decreto-Legge 11 dicembre 2012, n. 216, che ha modificato la nota Legge 1° aprile 1999, n. 91, introducendo all'art.1 il prelievo e il trapianto “anche da soggetti viventi” (sani) e altre integrazioni per lo scambio di organi con altri Paesi e sanzioni in materia di traffico d'organi. Così oltre al prelievo di rene (dal 1967) e di parte di fegato (dal 1999) una nuova legge consente il prelievo/trapianto parziale di polmone, pancreas ed intestino (Legge 19/09/2012, n. 167). E saranno tutte donne ricattate!!!
Una regolamentazione che appare come un “controllo” ma invece aggiunge orrore all'orrore.
L'incoerenza del nostro parlamento è colpevole perché finge una purezza di intenti quando ratifica la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti inumani o degradanti (Legge 09/11/2012, n. 195) e all'un tempo promuove lo squartamento di persone a cuore battente e circolazione attiva, nonché la menomazione di persone sane. L'ospedale è diventato luogo di sequestri ed espianti crudeli. Fondamentale quindi che il reato di tortura entri nel codice penale e sia punito.
Non v'è chi non veda che tutto questo è carneficina terribile al pari della guerra, carneficina di pace. Ma business is business.
Nerina Negrello - Presidente
Lega Nazionale contro
la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente
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