LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E
LA MORTE A CUORE BATTENTE
24124 BERGAMO
Pass. Canonici Lateranensi,
22
Tel.
035-219255 - Telefax 035-235660
lega.nazionale@antipredazione.org
www.antipredazione.org
nata
nel 1985
COMUNICATO STAMPA
Anno XXVII n.6
27 Aprile 2011
TESTAMENTO BIOLOGICO
OGGI ALL'AULA DELLA CAMERA
ESCLUSI I PAZIENTI CON LESIONI CEREBRALI
DAL DIRITTO DI AUTODETERMINAZIONE
La Proposta di legge n° 2350 per le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (DAT), già approvata dal Senato e peggiorata dalla Camera, è gravemente lesiva dei diritti delle persone che si trovano sotto ventilazione nelle rianimazioni. Infatti mentre si afferma l'autodeterminazione del cittadino nelle scelte di “fine vita”, già nell'art. 1 citando la morte secondo L. 578/93 si esclude dalle DAT sia la possibilità di rifiutare le indagini invasive e dannose praticate all'atto del ricovero su persone vive che hanno perso la coscienza, sia la stessa dichiarazione di “morte cerebrale” a cuore battente (DM 582/94 R. Costa e DM 11 aprile 2008 L. Turco).
Nessuno dei due fronti, governativo e
d'opposizione, è onesto.
La maggioranza di Governo (cattolica) dice
di essere pro-vita, ma non si oppone alla dichiarazione autoritaria di “morte
cerebrale”.
L'opposizione (laica) dice di essere per
la libertà di scelta, ma in realtà vuole solo la libertà di interrompere
l'idratazione e l'alimentazione forzate negli stati vegetativi, mentre non si
oppone alla dichiarazione autoritaria di “morte cerebrale”.
Entrambi i fronti
hanno creato una categoria di malati senza diritti (quella con lesioni cerebrali
per malattia o incidente) ai quali si può impunemente asportare ghiandole
linfatiche per la tipizzazione antigenica e non di rado praticare esami invasivi
per valutare la qualità degli organi da trapiantare, nonché esami dannosi (test
dell'apnea, angiografia cerebrale, etc.) per dichiarare d'autorità la “morte
cerebrale” utilitaristica di Stato. Morte imposta sulla base di protocolli
variabili col solo fine di procacciare organi, praticare sperimentazioni in vivo
o liberare i letti.
Vogliamo
il diritto di esenzione dalla dichiarazione di “morte cerebrale” a cuore
battente, come già riconosciuto in altri Stati per individui e gruppi che la
rifiutano su base religiosa, filosofica e scientifica.
Vogliamo il diritto di opposizione alle
indagini strumentali del flusso ematico cerebrale invasive e pericolose anche
mortali e di tutti gli esami dannosi previsti per avvalorare la tesi del “coma
irreversibile”, tra cui il dannoso test dell'apnea, in quanto strumenti di morte
non di vita.
Vogliamo che l'intubazione
non sia una pratica routinaria di tortura finalizzata all'espianto, trasformando
le rianimazioni in “sale di eliminazione”.
L'esclusione di una categoria di malati, tra cui i
traumatizzati cranici, dalle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento delegittima
la Proposta di legge all'esame dell'Aula in quanto incostituzionale (art. 2, 3,
13, 32).
MEGLIO SENZA LEGGE.
CONSIGLIO DIRETTIVO
Presidente
Nerina Negrello
vedi Comunicato Stampa n.2 del 7.3.2011
“Testamento biologico,
il grande inganno”
Giornalisti e Associazioni |