LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E
LA MORTE A CUORE BATTENTE
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nata
nel 1985
COMUNICATO STAMPA
Anno XXVII n.4
01 Aprile 2011
L'APPETITO
VIEN MANGIANDO
Nel XII anniversario della L. 91 del 1° Aprile 1999 su espianti-trapianti
nuova criminale proposta all'esame della Commissione
Nell'anniversario della legge “in
materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti”,
in Commissione Affari Sociali si traffica per affiancare a detta disciplina
nuove disposizioni di legge in materia di “donazione
del corpo post mortem, a fini di
studio e di ricerca scientifica”.
Ovviamente la definizione post mortem
è ingannevole quanto il
dopo la morte usato per gli organi.
La Proposta all'esame della Camera è la N. 746, primo firmatario On. Grassi Gero
(PD), funzionario della Regione Puglia, cofirmatari 16 parlamentari del PD. Tale
proposta, da dichiarazione ufficiale
“si propone l'estensione di quel
diritto a fare -dono di sé- che è già stato sancito dalla legge sulla donazione
degli organi e dei tessuti a fini di trapianto”.
Si tratta di donazione dei corpi
vivi di persone che hanno perso la coscienza e che, sulla base dei protocolli di
Stato (L. 578/93), tre funzionari della meditecnica, dichiarano d'autorità in
“morte cerebrale” in 6 ore, nonostante il cuore batta autonomamente mantenendo
il circolo e respirino ausiliati. Se fosse diversamente da quanto denunciamo
scriverebbero donazione del corpo dopo arresto cardiocircolatorio e respiratorio
di 24 ore. Ma si guardano dallo scrivere tale vincolo perché giocano
sull'equivoco.
L'obiettivo è trattenere (sequestrare) per un anno presso alcune strutture
universitarie e aziende ospedaliere di alta specialità quei corpi per
esercitazioni chirurgiche, chimiche e radiologiche che ovviamente richiedono un
corpo vivo per studiarne le reazioni, così come già avviene con le cavie animali
impunemente. Un cadavere vero non avrebbe reazioni e perciò non servirebbe alla
sperimentazione. Quindi è fuor di luogo il camuffamento praticato dai relatori
che ostentano parole come post
mortem,
dopo la morte,
salma,
cadavere,
cercando di confondere i cittadini.
E' evidente che dopo l'uso e l'abuso praticato in vivisezione su quei corpi vivi
dai luminari della chirurgia e della sperimentazione, quei corpi torturati vanno
prima o poi alla morte vera in arresto cardiocircolatorio e respiratorio. E'
solo a questo punto che quei corpi, finalmente morti, vengono passati alle
esercitazioni degli studenti per dissezione anatomica. Ma
per questo scopo vige già una legge (DPR 285/90).
A lato della propaganda delle istituzioni sanitarie e delle loro organizzazioni di volontariato finanziate per confondere la verità, l'Azienda Sanitaria Locale dove ha sede il Centro di riferimento che ha fatto la sperimentazione, pagherà le spese del trasporto, nonché quelle di tumulazione. Questa forma indiretta di pagamento, vietata per gli organi quindi anche per il corpo, va a ricattare la povertà. Le famiglie povere, spinte dall'indigenza, saranno private per un anno perfino della sepoltura che serve a rielaborare la perdita.
I “balabiot” del Parlamento non hanno ancora emanato, dopo 12 anni, il Decreto Attuativo della L. 91/99 art 5, per la manifestazione di volontà negativa o positiva all'espianto, ciononostante hanno la faccia tosta di proporre altre schedature-trappole, presso i Centri di riferimento e gli uffici di Stato civile. Il relatore precisa che il testamento olografo va “redatto senza particolari formalità... datato e sottoscritto di mano del testatore... non richiede per la sua validità la presenza di testimoni o di un notaio”. Nulla di più adatto per falsificare i documenti di donazione.
Abbiamo già illustrato alla Commissione Affari Sociali nell'Audizione del 2005 l'assurdità di queste reiterate proposte e chiesto un'ulteriore Audizione, sperando che si tratti di ignoranza e non di programmato crimine.
Presidente
Nerina Negrello
Giornalisti e Associazioni |