LEGA
NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E
LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
Anno XXIV n.1
22 Gennaio 2008
I TRAPIANTISTI ITALIANI
STRUMENTALIZZANO
IL DIBATTITO INGLESE SUL SILENZIO-ASSENSO
PER CALCARE LA MANO SUGLI ITALIANI
Non gli basta ai trapiantisti
italiani di aver forzato con artifici gli espianti fino a contarne 21 in media
per milione di popolazione contro i
14,9 pmp degli inglesi. Hanno strumentalizzato
il dibattito britannico che ciclicamente le lobby trapiantistiche fanno scattare
in quei Paesi dove vige ancora il NO presunto salvo donazione esplicita,
inducendo la gente a pensare che in Inghilterra sia passato il silenzio-assenso,
al solo fine di calcare ancor più pesantemente la mano sugli italiani.
I giornalisti asserviti hanno titolato “Londra, espianto d'organi
senza il sì del paziente” (Corriere
14.1.08). Il trapiantista Remuzzi, nefrologo, direttore dell'Ist. Negri di
Bergamo e “prezzemolo” del Corriere ha esordito: “Bravo Gordon”(14.1.08)
e da despota quale è ha scritto “...lasciare che i propri organi
dopo la morte (a cuore battente ndr)
vengano utilizzati per il trapianto, non può essere 'donazione', per
donare ci vuole la volontà che non è prerogativa del cadavere (cadavere
a cuore battente? ndr)... In Inghilterra nessuno per il trapianto
potrà più dire di no (se non chiaramente in vita)”.
Mentre Ignazio Marino trapiantista e presidente della Commissione Sanità del
Senato, alla domanda “Lei è favorevole al principio del
silenzio-assenso” risponde “SI'
ho un atteggiamento anglosassone”.
Ci vogliono far credere questa menzogna per togliere agli italiani lentamente
anche il diritto di opposizione, mentre si perpetua l'inadempienza della Legge
91/99 che prevede all'art. 5 un decreto attuativo per la manifestazione di
volontà individuale, mai emesso, perché a detta del Senatore Ignazio Marino
“..risultava costoso ... 10 euro a notifica”. Però i trapiantisti si sono
distribuiti palate di miliardi.
All'opposto gli inglesi si sono
sollevati contro la minacciata coercizione dello Stato.
Bocciarono il silenzio-assenso già nel giugno 2004. Bocciatura bruciante: 307
voti contro e 60 a favore. Lo stesso Gordon Brown votò contro. Vittoria
eclatante del diritto civile di non essere proprietà dello Stato. Ed ora il
premier Brown appoggia la proposta, ma è stato mal consigliato. Il Dr. David W.
Evans e i medici oppositori inglesi ci informano che c'è stata una tale potente
ed immediata risposta contraria da escludere che la proposta abbia una qualche
chance di successo. Sul Daily Mail, 14.01.08, nell'articolo “Organs of
coercion” (Organi di coercizione) Melanie Phillips
scrive: “Se questa operazione è intesa come ausilio alla campagna di Brown
del prossimo anno per ripristinare le sue fortune politiche in declino, è
piuttosto insensato... Se Brown pensa di ottenere il plauso popolare dicendo che
lo Stato scipperà dalla gente cuori o reni senza il loro consenso, i suoi
consiglieri indubbiamente hanno bisogno di un trapianto di cervello... Non vi è
un diritto umano più fondamentale del controllo sui nostri corpi e su ciò che ne
viene fatto, sia in vita che in morte”. Joyce Robins del Patient Concern
dichiara “..si vuole raggiungere l'obiettivo sfruttando l'inerzia e
l'ignoranza”.
In Inghilterra c'è ampio spazio
per il dibattito, in Italia vige la censura e la mistificazione.
Le libertà individuali sono legate alla verità dell'informazione, senza, solo
degrado e violenza istituzionale.
Presidente
Nerina Negrello
Daily Mail 18/11/2008 Daniel Martin
"...Gordon Brown è a favore del silenzio assenso e del consenso presunto perchè
suo figlio è malato di fibrosi cistica e presto o tardi vorrà un polmone da
trapiantare...".
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