LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E
LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
Anno XVII - n. 17
12 Giugno 2001
McVEIGH
I CONDANNATI A MORTE
NON POSSONO E NON DEVONO FORNIRE ORGANI
Gli organi dei condannati a morte non sono utilizzabili per i trapianti perchè la condanna a morte, negli USA, prevede che si provochi la morte per arresto cardiocircolatorio e respiratorio prodotto da iniezioni letali o con la sedia elettrica o altro, e relativa verifica.
La richiesta di Joanne Brown al condannato McVeigh di donare i reni al fidanzato dimostra che non sa che gli organi per trapianto devono essere vivi e vitali, compreso il cuore, e che vengono espiantati da persona viva dichiarata in cosiddetta "morte cerebrale".
La ferocia degli Stati che provocano al condannato a morte solo un danno cerebrale per poi ucciderlo con l'espianto (pare la Cina) o un dissanguamento (pare l'Afghanistan) sono l'orrendo risultato della cinica pressione dei cittadini che pretendono organi di ricambio e dei medici che li incitano a richiederli.
Nerina Negrello
Presidente
Giornalisti e Associazioni |