Giornalisti e Associazioni |
COMUNICATO
STAMPA
17-SETTEMBRE-2001 N.18
UDIENZA
IN CASSAZIONE (Roma)
QUINTA SEZIONE PENALE
21
settembre 2001
RICORSO PRESENTATO DA
NERINA NEGRELLO-Presidente-Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi
AVVERSO
SENTENZA DELLA II SEZ. PENALE DEL TRIBUNALE DI BERGAMO
di condanna a L. 1.000.000 perchè avrebbe offeso la reputazione dell'Aido
e della sua Presidente Dr.a Enza Palermo
(Per
quanto attiene l'aspetto civilistico, l'Aido chiedeva riparazione pecuniaria di
100 milioni,
ma il collegio giudicante ha stabilito 10 milioni più le spese)
La
II Sez. Penale del Tribunale di Bergamo, pur premettendo che "L'Aido
è una associazione privata che non riconosce, fra i propri scopi statutari,
quello di informare gli associati, e tantomeno, il pubblico, in ordine alle
norme di legge, che per definizione, si intendono conosciute e conoscibili dai
cittadini...", ha
condannato alla multa di L.1.000.000 Nerina Negrello, presidente della Lega
Nazionale Contro la Predazione di Organi, per avere scritto su un volantino che: "Da
vent'anni l'Aido diffonde malainformazione e inganna le persone di buonafede...
Quindi l'Aido è messaggera di morte e non di vita. E' una lobby
politico-economica di copertura dell'industria trapiantistica. Usa il voto di
scambio per ottenere leggi infami per il procacciamento di organi...".
Nonostante
la pena sia stata mitigata dalla applicazione delle circostanze attenuanti
generiche per aver "agito
per motivi di particolare valore morale e sociale", Negrello,
difesa dall'Avv. Stefano Tessa del Foro di Torino, ha presentato RICORSO IN
CASSAZIONE. Il
Ricorso
- che sarà discusso dall' Avv.
Titta Castagnino del Foro di Roma -
verte obbligatoriamente su motivi prettamente giuridici e non di merito:
Nullità
della sentenza impugnata per mancanza e manifesta illogicità della
motivazione in ordine alla mancata ammissione delle prove documentali e
testimoniali.
Nullità
della sentenza impugnata per erronea applicazione della legge penale e
segnatamente per il mancato riconoscimento dell'esercizio del diritto di
critica sancito dall'art. 21 della Costituzione sui temi di interesse
sociale.
Nell'esercizio
di tale diritto Nerina Negrello - Presidente della Lega Nazionale Contro la
Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente che ha come fine statutario "...il
compito di informare i cittadini sulle leggi dei trapianti, modi e tempi
dell'espianto..." - aveva
denunciato alcune condotte dell'Aido, alla quale si addebitava di diffondere
malainformazione sullo spinoso problema dei trapianti.
L'Aido
dal '73 afferma che l'espianto di organi avviene dopo la morte, omettendo di
precisare che l'operazione avviene su persona a cuore battente e sangue
circolante: un vivo che ha perso la coscienza.
Nerina Negrello
Presidente
Disponibile
Testo Ricorso,
volantino incriminato
e Comunicato Stampa Sentenza