LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA SOTTOPOSTO A SEQUESTRO PREVENTIVO

Il Comunicato Stampa informava del nostro Esposto alla Procura di Arezzo per i fatti illegali (segnalati da un testo anonimo ma circostanziato) presso il Centro Trapianti dell'Ospedale S. Donato.
Da qui la denuncia a carico della Presidente Nerina Negrello da parte dell'ex responsabile del Centro Trapianti del S. Donato di Arezzo e di suo marito per diffamazione e conseguente "sequestro preventivo" per mezzo di oscuramento imposto al server di Torino che ospita il nostro sito. La Presidente Negrello è rappresentata e difesa dall'avvocato Roberto Mina del Foro di Genova.
Di seguito riportiamo il Comunicato Stampa del 20/07/2004 omettendo il testo anonimo oggetto della denuncia e del sequestro.

OSPEDALE S. DONATO DI AREZZO
FALSIFICATE TESSERE DI DONAZIONE AIDO
PER INCREMENTARE GLI ESPIANTI?

Presentato esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo
 

Una comunicazione anonima ma circostanziata e con caratteristiche di fondatezza, ha indotto la Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente a presentare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo un esposto con richiesta di ulteriori ispezioni.
Da indagini già in corso presso l'Ospedale S. Donato di Arezzo pare “...è stato scoperto che venivano falsificate le tessere Aido di quelle persone i cui parenti si opponevano all'espianto: con questo trucco che durava da almeno 3-4 anni, l'ASL di Arezzo era diventata la prima in Toscana e in Italia per l'alto numero di espianto di organi...”. Risulta così ancora più significativa la diffida inoltrata dalla Lega Nazionale all'ASL di Arezzo (10 marzo c.a.) relativa alla schedatura illegale in ordine alla manifestazione di volontà all'espianto di organi e prelievo di tessuti, attuata in assenza del D.M. previsto dalla Legge 91/99 art. 5.
Ulteriori urgenti indagini da parte della Procura potrebbero porre fine a detta schedatura illegittima e fuorviante che rende estremamente facile, disponendo di una dichiarazione così ottenuta, opporre ai familiari un documento fasullo di donazione e potrebbero fermare i vari trucchi orientati al procacciamento di organi  e allo sviluppo del mercato dei trapianti.
Trapianti, a detta della comunicazione sotto riportata, non sempre effettuati a fronte di una effettiva necessità.

 

Nerina Negrello
Presidente

Testo anonimo sequestrato

 

Cronistoria:  

25/06/2004  Ricevimento di segnalazione anonima.
17/07/2004
Esposto della Lega Antipredazione alla Procura della Repubblica di Arezzo: iscritto come procedimento penale, Registro Esposti Anonimi. Ad oggi di questo fascicolo non si conoscono gli esiti, mentre procede la denuncia/querela della Dr.a G. R. contro la Presidente Negrello.
20/07/2004  Diffusione del Comunicato Stampa.
16/08/2004 Denuncia querela di diffamazione sporta  dalla responsabile all'epoca dei fatti del "Centro Donazione Organi" di Arezzo per la pubblicazione del Comunicato sul sito. Veniamo a conoscenza della denuncia dall'articolo de La Nazione del 22/09/2005.
03/01/2005 Il fascicolo sul nostro esposto relativo "all'ASL centro donazioni" è stato trasmesso dalla Procura di Arezzo alla Procura di Torino per "competenza" (!) solo perché il nostro server è di Torino (!!!).
Di fatto del nostro esposto non si saprà più niente.
22/09/2005 
Vari articoli dai quali si apprende che la Presidente Negrello è stata denunciata.
09/05/2006
  Richiesta del Pubblico Ministero del sequestro preventivo del Comunicato Stampa dal sito.
10/05/2006
 Il GIP dispone il sequestro.
15/05/2006
Informazione di garanzia con cui il P.M. informa che "le indagini preliminari si sono concluse e che non si intende formulare richiesta di archiviazione".
25/05/2006
  Pubblico Ministero avvisa che le indagini sono concluse e si procede.
16/05/2006
 Avviene l'oscuramento nel sito.
30/10/2006
Interrogatorio su richiesta di Negrello (PDF) presso i Carabinieri in riferimento alla querela sporta dalla responsabile all'epoca dei fatti del "Centro Donazione Organi" di Arezzo.
07/12/2007  Richiesta formale alla Procura di Torino per sapere che esiti ha avuto il nostro fascicolo, mentre quello contro di noi procede.
15/01/2008
  L'udienza è stata rimandata al 13/05/2008 per dar tempo ad un tentativo di proposta transattiva.
05/05/2008 
Proposta transattiva dei querelanti.
13/05/2008
Udienza rinviata al 19/06/2008 su richiesta di entrambe le parti, in quanto in atto la proposta transattiva. Le condizioni richieste dai querelanti, per irrinunciabili motivi di principio, non hanno potuto essere accettate.
19/06/2008
Udienza di formalizzazione di eventuali accordi trasgiudiziali. Non essendo stato raggiunto nessun accordo, in quanto la proposta transattiva nella sua globalità era ideologicamente inaccettabile, il giudice ha rinviato l'inizio del procedimento al 3 Dicembre 2008.
03/12/2008 
Prevista udienza a Ciriè (To), rimandata per ragioni di forza maggiore al 19/05/2009.
19/05/2009
  Udienza istruttoria nella quale sono stati interrogati i querelanti. L'istruttoria, dove sarà sentita Negrello, procederà nell'udienza del 19/11/2009.
19/11/2009
  Udienza nella quale Negrello non è interrogata, in quanto il testimone dei querelanti non si è presentato, pertanto il giudice rinvia al 23/02/2010.
23/02/2010
 Udienza davanti al giudice del Tribunale di Ciriè, per il processo sorto a carico di Negrello per l'atto di querela presentato dalla Dr.sa Rossi e dal di lei marito, per il reato di diffamazione.
Parte centrale dell'evento è stato l'interrogatorio della Presidente, la quale ha illustrato ad una Giudice interessata agli scopi della Lega Antipredazione ed il senso dell'intervento compiuto nei confronti della ASL di Arezzo attraverso la magistratura: in particolare sono state illustrate le ragioni che avevano indotto la Lega Antipredazione a presentare esposto per verificare eventuali illeciti in ordine all'acquisizione dei consensi per l'espianto di organi e tessuti.
E' stato ribadito, come già in passato, che le vicende personali e pubbliche dei querelanti non hanno minimamente interessato l'attività dell'associazione. Ne è seguita ampia discussione soprattutto della difesa che ha sottolineato l'alto valore, a garanzia dei diritti dei cittadini, dell'attività svolta dalla Lega Antipredazione anche in questa circostanza, ribadendo la totale estraneità a qualsivoglia reato da parte della Presidente.
La sentenza verrà pronunciata il giorno 4 marzo 2010.
04/03/2010  Il Tribunale di Torino - Sezione Distaccata di Ciriè, in composizione monocratica, ha pronunciato sentenza di condanna a 5 mesi di reclusione nei confronti della Presidente per il reato di diffamazione concedendo la sospensione condizionale della pena e la non menzione sul certificato del casellario. Contestualmente è stata respinta la richiesta di liquidazione di somma provvisionale di euro 50.000 a favore della parte civile, demandando ogni valutazione al Giudice Civile se adito dagli aventi diritto.
Entro 90 giorni conosceremo le motivazioni della sentenza e poi disporremo di 45 giorni per presentare Ricorso in Appello che faremo sicuramente.
02/06/2010 Le motivazioni della sentenza dovevano essere consegnate il 02/06/2010, ma essendo state presentate da loro fuori termine i 45 giorni per l'Appello scatteranno dopo il 15 settembre a causa del fermo dell'apparato pubblico in agosto.
29/09/2011 Udienza al Tribunale di Torino (il nostro server è di Torino), dove si tiene il Ricorso d'Appello alla sentenza del 04/03/2010. La sentenza prevede 5 mesi di reclusione per aver riportato in calce ad un comunicato stampa (che informava di un esposto presentato alla Procura di Arezzo per richiesta di indagini) un testo su presunte irregolarità presso il Centro Donazione Organi dell'Ospedale San Donato di Arezzo. Negrello è difesa dall'avv. Roberto Mina del Foro di Genova.
30/09/2011 Data del deposito della sentenza della Corte d'Appello, depositata con rapidità il giorno dopo, che conferma la sentenza di primo grado.
04/11/2011  Come da diritto è stato presentato Ricorso per Cassazione avverso alla sorprendentemente rapida sentenza della Corte D'Appello di Torino (depositata dopo un giorno) che conferma la sentenza di primo grado. Da notare che l'esposto presentato dalla Lega Antipredazione è scomparso, mentre la denuncia contro la Lega procede inesorabile.
30/04/2012  Udienza di trattazione davanti alla Suprema Corte di Cassazione. Il ricorso è stato respinto. Tra due mesi comunicheranno le motivazioni che verranno rese note.

 

Ma perché fa paura l'informazione?

9 Agosto 2009
Opinione di Beppe Grillo

La querela contro la Rete
"...La querela serve al potere. La querela è un'arma da ricchi. Usata per intimidire. Per tappare la bocca. Per togliere i mezzi economici all'avversario. Spesso con la ricerca del pelo nell'uovo, come ad esempio un mancato virgolettato in una frase. La querela può essere penale o civile. Se va bene si infanga l'avversario e si porta a casa un piccolo tesoretto...
La querela per diffamazione va depenalizzata. E se si richiede un indennizzo economico, chi fa la querela dovrebbe depositare in anticipo l'intera somma richiesta su un conto a disposizione del Tribunale. Se perde la causa, il deposito servirà a risarcire il querelato. Troppo comodo infangare, spaventare e cavarsela con le sole spese processuali.
Di solito si querela la verità, mai la menzogna. Di solito chi querela sono i politici e i rappresentanti delle cosiddette istituzioni, mai i cittadini. Di solito la querela viene usata in mancanza di altre argomentazioni per finire sui giornali di regime e fare la figura dell'innocente...
La maggior parte dei blogger (ndr e delle associazioni di controinformazione) non ha soldi... mentre un potente può usare, talvolta anche a carico dello Stato, avvocati di grido. L'intera Rete è a rischio querela, tutta la verità che è presente in Rete è un attacco al Regime. Non si può querelare la Rete, ma la si può limitare, porre restrizioni idiote...".



 

 

Giornalisti e Associazioni 
che attingono a questa fonte sono tenuti ad indicare quanto riportato di seguito:


Fonte:
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