Giornalisti e Associazioni 
che attingono a questa fonte sono tenuti ad indicare quanto riportato di seguito:


Fonte:
www.antipredazione.org
"Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente" Indirizzo: Pass. Canonici Lateranensi, 22 - 24121 Bergamo (ITALIA)
Tel. 035-219255, Fax 035-235660,  lega.nazionale@antipredazione.org

COMUNICATO STAMPA N.22
27-Ottobre-2001


AIDO: ANNIVERSARIO DI TRENT’ANNI
 DI COLPEVOLI OMISSIONI

CON LO SCOPO DI AUMENTARE LA DISPONIBILITA’
 DI ORGANI VIVI PER TRAPIANTO

 

Il documento di donazione emesso dall’Aido e dalle associazioni donazioniste da trent’anni a questa parte, costituisce cattiva informazione poiché chiede al cittadino di donare i suoi organi dopo la morte.

Deve essere chiaro che un cadavere non può donare organi, per evidenti motivi biologici e che al contrario gli organi vengono prelevati da un malato che ha perso la coscienza.

Non è morto un corpo che respira, nel quale l’ossigeno si fissa nei suoi globuli rossi, il cui sangue circola sospinto dal cuore che pulsa, in cui il metabolismo degli organi e tessuti è presente

Solo il cervello ha cessato alcune sue attività in maniera più o meno profonda a seconda della sede, estensione e tipo della lesione, ma non ha perso il controllo del funzionamento dei suoi organi.

Il moribondo, se ben curato, può riprendersi.

La cosiddetta "morte cerebrale" è una finzione (Congresso internazionale - Cuba 1995/96) e i medici che la dichiarano determinano a loro arbitrio il giorno e l’ora, non potendo stabilire il giorno e l’ora esatti.

Il donatore deve essere correttamente informato: egli dona la propria vita, non dona il proprio cadavere.

Nerina Negrello
Presidente

 

Questo Comunicato Stampa riprende dichiarazioni del Prof. Dr. Massimo Bondì, patologo e chirurgo generale, L.D. Prop. Clin. e del Prof. Giuseppe Sermonti , biologo, Roma.

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