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COMUNICATO
STAMPA
23-Ottobre-2003 N.14
OSPEDALE SAN MARTINO DI GENOVA
INSEGNA L'OMICIDIO PERFETTO?
97enne eliminata con l'espianto
notte fra il 16 e il 17 ottobre
Il fegato della signora 97enne che ha subito un incidente “era in ottimo stato... soprattutto i vasi non erano per nulla alterati” dice il Prof. Valente; da ciò si deduce che fosse un soggetto in ottima salute e che potesse campare per altri anni ancora, forse seppellendo i propri figli.
“I parenti hanno autorizzato il prelievo dei suoi organi”, scrive la stampa. Se ciò hanno fatto, hanno fatto cosa illegale: infatti la legge non autorizza la donazione di altri. I medici ben lo sanno: la famiglia può solo manifestare la propria opposizione oppure lasciare che rianimatori e chirurghi espiantatori, autorizzati dallo Stato, esproprino il malato dei suoi organi, previa formula convenzionale della dichiarazione di cosiddetta 'morte cerebrale' su un vivo.
Sotto la propaganda alla “donazione” per cosiddetta “solidarietà”, diretta agli anziani, si nascondono almeno 5 interessi:
l'interesse dei parenti (a volte bastardi) ad ereditare;
l'interesse dei medici a trapiantare;
l'interesse della Sanità a non occupare il letto per curare un anziano;
l'interesse del business dei trapianti;
l'interesse dello Stato a non pagare la pensione, risolvendo così alcuni problemi di natura politico-economico-finanziaria.
Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti, ha dichiarato: “in carenza d'organi capita sempre più spesso che possano essere utilizzati quelli di donatori anziani. È una risorsa importante”.
ATTENTI ULTRASETTANTENNI! (ma non solo!!!) Sarete messi sotto ventilazione con più facilità, condizione per essere poi dichiarati “morti cerebrali” mentre siete ancora vivi e torturati con l'espianto a cuore battente.
Eliminandovi, troppe persone hanno un tornaconto e si profila l'omicidio perfetto.
N.B.: I cittadini devono tenere in tasca la CARTA-VITA/Dichiarazione Autografa d'opposizione all'espianto diffusa dalla “Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente” – Bergamo.
Nerina Negrello
Presidente