Giornalisti e Associazioni |
COMUNICATO
STAMPA N.21
19-Ottobre-2002
PER
PROCACCIARSI ORGANI E SOLDI
L'AIDO SCENDE IN PIAZZA
IL
19/20 OTTOBRE
Trapiantati,
trapiantandi e loro familiari sotto “l'organizzazione Aido” scendono in piazza
per convincere i cittadini che esiste la “morte cerebrale” mentre il corpo è
vivo: unico modo per ottenere organi vivi per sé stessi. Ma la “morte cerebrale”
è una finzione.
Gente illusa di tornare alla normalità col trapianto. Gente usata dai medici per
lo sviluppo del business della chirurgia sostitutiva: ultimo orrore di quella
medicina che costruisce, sulla paura della malattia e della morte, l'uomo cavia
per la sperimentazione continua, in vivo. Condizione che soddisfa la sete di
potere e di denaro e istituzionalizza speculazioni, commerci e sistemi di
profitti miliardari nazionali e internazionali. L'Aido dice di fare informazione
ma in verità da oltre 30anni ha omesso (cioè nascosto) di dire che l'espianto di
organi, quali cuore, fegato, polmoni, reni... si effettua solo da persona con
respirazione ausiliata, a cuore autonomamente pulsante e circolazione attiva,
non da cadavere come tutti intendono.Perché?
Usando le parole del Tribunale di Bergamo (2001):
“L'Aido è una associazione privata che non riconosce, tra
i propri scopi statutari quello di informare gli associati e tantomeno il
pubblico in ordine alle norme di legge...”.
Ma allora se l'Aido non ha il compito di informare che
compito ha ?
Perché è stata cooptata nella Consulta del Centro Nazionale Trapianti?
Perché entra nelle scuole dei minori a parlare di morte?
Perché si è battuta per la legge del silenzio-assenso che toglierà alla
famiglia (dopo il Decreto attuativo) il diritto di opposizione ?
Perché può accedere alla pubblicità televisiva? È così ricca o così protetta?
Sia chiaro che l'Aido dal
gennaio 2000 non è più “associazione dei donatori”, ma ha adottato il nuovo nome
di “Associazione italiana per la donazione di organi e tessuti” il che significa
che più che donare gli organi, li prendono.
Hanno il compito di spremere pietà dai cittadini e su questa pietà forgiare una
mentalità donazionista, cioè convincere la gente ad andare al macello felice e
contenta. Senza materia prima il business dei trapianti non procede.
Ed ora tramite la pietà spremono anche soldi (con la 2 giorni di raccolta
fondi). Eppure sono finanziati dalle istituzioni del potere politico-sanitario !
Nerina Negrello
Presidente