Giornalisti e Associazioni 
che attingono a questa fonte sono tenuti ad indicare quanto riportato di seguito:


Fonte:
www.antipredazione.org
"Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente" Indirizzo: Pass. Canonici Lateranensi, 22 - 24121 Bergamo (ITALIA)
Tel. 035-219255, Fax 035-235660,  lega.nazionale@antipredazione.org

COMUNICATO STAMPA N.12
30-Marzo-2002


OSPEDALE DI PISA

VALENTINA D'ALESSANDRO

18 ANNI – ESPIANTATA DEL CUORE PULSANTE
NON ERA UNA DONATRICE D'ORGANI
PER LEGGE LA FAMIGLIA NON PUO' DONARE
PUO' SOLO FARE OPPOSIZIONE O ASTENERSI DAL FARE OPPOSIZIONE

 

Avessimo saputo in tempo che c'era una diciottenne in coma ventilato all'Ospedale S. Chiara di Pisa, avremmo scritto ai familiari per informarli, così come abbiamo fatto per i familiari di ALEX BARONI e altri, inviando lettera ad hoc.
Valentina D'Alessandro
non era una donatrice d'organi: la vera donazione è sempre e solo esplicita, ovviamente.

I genitori per legge non potevano donare la figlia, potevano solo astenersi dal fare opposizione. 

- I genitori sono stati informati che l'espianto del cuore avviene sempre mentre il cuore  pulsa autonomamente?

- Sono stati informati che numerosi scienziati e medici di livello internazionale e nazionale considerano la cosiddetta 'morte cerebrale' una finzione ?

- Sono stati informati che avevano diritto di opposizione ? Ma non di Donazione.

- Sono stati informati che il Magistrato non può autorizzare l'espianto dei non donatori ? Può solo dare il nulla osta per i donatori.

- Sono stati informati delle DISPOSIZIONI TRANSITORIE che autorizzano solo la opposizione da parte dei familiari ? NON LA DONAZIONE (L. 91/99 art. 23).

Per certo quella firma "presa ai genitori" in un momento sconvolgente cerca di scaricare le responsabilità dell'espianto dalla coscienza dei medici/chirughi alla coscienza dei genitori.
BELLA FORMA PER PROTEGGERE I CHIRURGHI espiantatori dalle denunce e riempire i centri psichiatrici di gente disperata allorquando vengono a sapere che quella firma ha portato il loro caro alla morte sotto la tortura dell'espianto.

 

Nerina Negrello
Presidente
 

 

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