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COMUNICATO
STAMPA N.12
30-Marzo-2002
OSPEDALE DI PISA
VALENTINA D'ALESSANDRO
18
ANNI – ESPIANTATA DEL CUORE PULSANTE
NON ERA UNA DONATRICE D'ORGANI
PER LEGGE LA FAMIGLIA NON PUO' DONARE
PUO' SOLO FARE OPPOSIZIONE O ASTENERSI DAL FARE OPPOSIZIONE
Avessimo saputo in tempo che
c'era una diciottenne in coma ventilato all'Ospedale S. Chiara di Pisa, avremmo
scritto ai familiari per informarli, così come abbiamo fatto per i familiari di
ALEX BARONI e altri, inviando lettera ad hoc.
Valentina D'Alessandro
non
era
una donatrice d'organi: la vera
donazione è sempre e solo esplicita, ovviamente.
I genitori per legge non potevano donare la figlia, potevano solo astenersi dal fare opposizione.
- I genitori sono stati informati che l'espianto del cuore avviene sempre mentre il cuore pulsa autonomamente?
- Sono stati informati che numerosi scienziati e medici di livello internazionale e nazionale considerano la cosiddetta 'morte cerebrale' una finzione ?
- Sono stati informati che avevano diritto di opposizione ? Ma non di Donazione.
- Sono stati informati che il Magistrato non può autorizzare l'espianto dei non donatori ? Può solo dare il nulla osta per i donatori.
- Sono stati informati delle DISPOSIZIONI TRANSITORIE che autorizzano solo la opposizione da parte dei familiari ? NON LA DONAZIONE (L. 91/99 art. 23).
Per certo quella firma "presa ai
genitori" in un momento sconvolgente cerca di scaricare le responsabilità
dell'espianto dalla coscienza dei medici/chirughi alla coscienza dei genitori.
BELLA FORMA PER PROTEGGERE I CHIRURGHI espiantatori dalle denunce e riempire i
centri psichiatrici di gente disperata allorquando vengono a sapere che quella
firma ha portato il loro caro alla morte sotto la tortura dell'espianto.
Nerina Negrello
Presidente