Giornalisti e Associazioni 
che attingono a questa fonte sono tenuti ad indicare quanto riportato di seguito:


Fonte:
www.antipredazione.org
"Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente" Indirizzo: Pass. Canonici Lateranensi, 22 - 24121 Bergamo (ITALIA)
Tel. 035-219255, Fax 035-235660,  lega.nazionale@antipredazione.org

COMUNICATO STAMPA
 27-Aprile-2001


"125 MILIONI DI UTILI CAZ...TE"
DI ADRIANO CELENTANO!
 

Con riferimento alla reazione spropositata dei giornali contro la sua umana e legittima contestazione del silenzio-assenso applicato all'espianto di organi, in particolare su quanto dichiarato dal Corriere del 27.4, io risponderei:

al trapiantato di rene M.A., che fiscalmente pretende il rene, risponderei che certamente a lui fa comodo pensare che l'espiantando sia morto perchè vuole assicurarsi il ricambio dormendo sonni tranquilli;

a Pio Bove, coordinatore delle associazioni dei trapiantati, lui stesso trapiantato, che chiede a Celentano di guardare negli occhi un bambino emodializzato, direi di andare lui a guardare negli occhi un uomo che sta per essere squartato, macellato, e che non può gridare perchè ha un tubo in gola e dei farmaci paralizzanti che gli bloccano le reazioni delle braccia e delle gambe, legato al tavolo operatorio per non disturbare il chirurgo;

all'ex Ministro della sanità Bindi che liquida l'ansia di Celentano come "corbellerie", va detto che è meglio dire "corbellerie utili ed umane" piuttosto che ingannare i cittadini con i suoi tesserini blu, illegali, fasulli, pericolosi e disinformanti. Tesserini di propaganda diffusi nel maggio del 2000;

al Prof. Ignazio Marino, trapiantista del centro ISMETT di Palermo collegato a Pittzburg che afferma che l'unico punto chiaro è la "morte cerebrale", va ricordato che negli USA vige il diritto di opposizione alla "morte cerebrale". Va detto che tale "morte cerebrale è una comoda finzione... la gente ha abbastanza buon senso per capire che non sono veramente morti" (Peter Singer, Congresso '96, Cuba) e ricordata l'opera "Ripensamento sulla morte cerebrale" (Harvard School, Rethinking Brain Death, Critical Care Medicine '92). E' rovente il dibattito internazionale sistematicamente censurato in Italia;

al Prof. Carlo Casciani, direttore del Centro Trapianti Lazio, che invita a comunicare all'ASL la volontà, va detto che la schedatura presso le ASL, fatta attualmente senza i decreti del Ministro, è una schedatura abusiva, illegale, contro-legge, pericolosissima per i non-donatori e per chi non si è espresso. Andrebbero invece informati i cittadini sulle Disposizioni Transitorie di cui nessuno parla;

al Prof. Girolamo Sirchia, capo dell'agenzia smistamento organi NITp, che ride affermando che "una volta che l'EEG è piatto la persona è morta" direi di ridere pure, che ride bene chi ride ultimo. Infatti "Un tracciato elettroencefalografico può essere normale anche se piatto, cioè privo di ritmo visibile: ad esempio, soggetti adulti ansiosi o soggetti neonati, possono avere un tracciato piatto che di per sé non è assolutamente definibile patologico...";

al Prof. Mario Viganò, cardiochirurgo trapiantatore a Pavia, che afferma che se Celentano avesse qualche familiare in attesa di trapianto direbbe il contrario, gli va detto che non sono tutti mascalzoni e criminali a questo mondo: c'è chi ha la coerenza;

ai trapiantisti, che affermano che "la legge si basa sul "silenzio-assenso informato", va detto di smettere di parlare burocratese. Quell'"informato" ha il solo significato di far sapere al cittadino che se non dice NO è un donatore, ma non viene informato del fatto che la ridefinizione di morte (L. 578/93) ha equiparato il coma alla morte e che l'espianto si pratica su persone vive per la natura, morte solo per imposizione di legge.

Nerina Negrello
Presidente

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