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Fonte:
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COMUNICATO STAMPA
10-Febbraio-2005 N.
5


SALIZZONI CE L'HA FATTA
AURORA GJOKA SEQUESTRATA E TRAPIANTATA
ALLE MOLINETTE DI TORINO

Continua la crudele sperimentazione sui neonati
contro la volontà dei genitori

(nel sito: Comunicati Stampa 4.11.04, 28.12.04, inoltrati alle Procure di TO e AL e dei Minori)

Il trapiantista Salizzoni ce l'ha fatta. Può contare un trapianto in più. Con questo metodo può garantirsi i finanziamenti destinati solo a quelle strutture che raggiungono almeno “il 50 per cento dell'attività minima prevista dagli standard decretati dal Ministro della sanità” (L.91/99 art.16). 

Il 3 febbraio, ore 22, hanno cominciato la macellazione in vivo del cosiddetto “donatore”  (neonato?) sacrificato, come nei riti satanici, mentre respirava e il suo corpo tiepido pulsava.

Il 4 febbraio, ore 8.30, alle Molinette è iniziato il trapianto su Aurora (“preparata”nella notte al pediatrico Regina Margherita), l'intervento è durato oltre 8 ore.

Salizzoni mette le mani avanti e dichiara:” L'intervento è stato complesso a causa delle difficili condizioni di salute delle piccola paziente, ma è riuscito e siamo fiduciosi.... però è prudente  attendere almeno una settimana per sciogliere la prognosi”.

Attendiamo anche noi e ci auguriamo che il silenzio stampa piombato sul caso sia rimosso e si abbia il coraggio di contare i giorni di tortura di questa piccola cavia, prima della morte.

 

Era il 29 ottobre '04 quando la madre di Aurora, allora di 8 mesi, la avvolse in una coperta gialla e scappò dal Regina Margherita in accordo col marito, perché non volevano il trapianto.

Riescono a salire sull'intercity e a mezzogiorno giungono Alessandria ma c'è la polizia ad aspettarli:   la piccola viene sequestrata e portata all'ospedale locale. La magistratura su richiesta dei trapiantisti ordina la sospensione della patria potestà dei genitori e la nomina di un tutore medico che consegnerà la piccola al lager prestabilito per il trapianto di fegato. Hanno messo alle costole della giovane madre una della croce rossa per tamponare le reazioni e indurla ad una firma di consenso.

 

Se Aurora fosse capitata nelle mani di un medico della nuova medicina o medicina biologica la bambina sarebbe stata curata come desideravano i genitori.

Secondo la nuova medicina del dott. Hamer è un errore macroscopico il trapianto di fegato per quella che i medici di regime chiamano atresia biliare (parziale occlusione delle vie biliari), in quanto il fegato è governato da una parte del cervello ben distinta dalla parte che governa le vie biliari. Ma è caduta nelle mani degli sperimentatori che già 4 mesi fa la volevano trapiantare e mai ammetterebbero che curata diversamente avrebbe potuto vivere e verosimilmente guarire.

Ci vogliono dimostrare chi è il potere e cos'è il potere, per ora con gli albanesi poi.......

Si deve denunciare sia il magistrato che ha tolto la patria potestà ai genitori sia l'aguzzino che ha torturato la neonata.

 

Presidente
Nerina Negrello
 

 

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