LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
24124 BERGAMO Pass. Canonici Lateranensi, 22
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nata nel 1985

COMUNICATO STAMPA
 Anno XVI n.28
19 dicembre 2000

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DAGLI U.S.A. GIUNGE
DICHIARAZIONE INTERNAZIONALE DI OPPOSIZIONE ALLA
"MORTE CEREBRALE" -NEMICA DELLA VITA E DELLA VERITA'-
DOPO IL XVIII CONGRESSO DELLA SOCIETA' INTERNAZIONALE DEI TRAPIANTI
DEL 27-31 AGOSTO 2000


Dopo anni di dure lotte nelle singole nazioni in opposizione alla cosiddetta "morte cerebrale", a seguito del discorso del Papa del 29 agosto 2000 al Congresso della Transplantation Society, prende avvio dagli Stati Uniti (terra responsabile dell' invenzione della morte cerebrale) una iniziativa internazionale promossa da CURE -Citizens United Resisting Euthanasia- (fondata nel 1981) che sta strutturando un collegamento degli oppositori censurati nei singoli Stati.
La dichiarazione internazionale integralmente tradotta e sotto riportata col titolo "Morte cerebrale"--Nemica della Vita e della Verità-- è già stata sottoscritta da più di 120 personalità e sostenuta in 19 nazioni
. Fra i firmatari vescovi cattolici, religiosi, sacerdoti ed altri ecclesiastici, membri della Pontificia Accademia della Vita, tra cui l' ex Segretario; medici, professori, giudici, avvocati, altri professionisti e difensori dei diritti dei disabili e della vita. Fra i firmatari evidenziamo critici di spicco della "morte cerebrale" come Dr. Paul Byrne (Stati Uniti), Dr. Cicero Coimbra (Brasile), Dr. David W. Evans (Inghilterra), Prof. Josef Seifert (Liechtenstein), Dr. Yoshio Watanabe (Giappone), Prof. Massimo Bondì, Dr.a Maria Luisa Robbiati, Dr. Giuseppe Bertolini ed altri (Italia).
Notando che nessuno dei mutevoli protocolli del "cosiddetto" criterio neurologico per determinare la morte soddisfa le condizioni descritte nel discorso del Papa, questa dichiarazione internazionale afferma: "In sintesi, la morte cerebrale non è la morte e la morte non dovrebbe mai essere dichiarata se non in presenza della distruzione dell'intero cervello e contemporaneamente dei sistemi respiratorio e circolatorio".

La Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente, attiva dal 1985, ha tradotto e diffuso il documento il documento (anche se è percepibile un'interpretazione forzata delle parole del Papa) in quanto ritiene che la dichiarazione di "morte cerebrale" sia di fatto una EUTANASIA/DISTANASIA DI STATO, ovvero un omicidio di cittadini ignari imposto ai medici, ai quali è negato il diritto all'obiezione di coscienza, dallo Stato.
Invitiamo a sottoscrivere la dichiarazione internazionale scrivendo a Earl E. Appleby Jr, Director, CURE, Ltd., 812 Stephen Street, Berkeley Springs, Wv 25411, USA; e-mail: cureltd@ix.netcom.com; culreltd.home.netcom.com. Preghiamo di inviare in copia alla Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi, Pass. C. Lateranensi, 22 -24121 Bergamo o all'e-mail: lega.nazionale@antipredazione.org;  www.antipredazione.org
 

COMITATO MEDICO
Dr.a Maria Luisa Robbiati
Anestesista-rianimatrice

CONSIGLIO DIRETTIVO
Nerina Negrello
Presidente

 

DICHIARAZIONE INTERNAZIONALE CONTRO LA MORTE CEREBRALE
Testo prodotto e diffuso da Earl Appleby Jr., Director, CURE, Ltd., West Virginia USA
Traduzione integrale: Consiglio Direttivo - Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi - Bergamo


"MORTE CEREBRALE" -NEMICA DELLA VITA E DELLA VERITA'-

L' appello del Papa, Giovanni Paolo II, del 29 agosto 2000, al Congresso Internazionale della Transplantation Society, ha risvegliato un rinnovato interesse per le controversie da lungo in atto riguardanti la "morte cerebrale" e il trapianto di organi. Poiché tali controversie implicano in modo assoluto e letterale questioni di vita e di morte - fisica e spirituale - una chiara comprensione della loro natura è vitale per la sopravvivenza sia della vita sia della verità, che della vita è custode.

Giacché la questione del trapianto di organi non può essere correttamente giudicata, né sotto il profilo logico, né sotto quello etico, in assenza di ciò che il Papa definisce come “mezzi scientificamente sicuri di identificazione dei segni biologici che indichino che una persona è effettivamente morta" (4), dobbiamo innanzitutto esaminare il concetto di "morte cerebrale" che serve come pretesto razionale per l' espianto di organi vitali da coloro che sono descritti come "donatori".

"Morte cerebrale"
Notando nella determinazione della morte un cambiamento di accento "dai segni tradizionali cardio-respiratori al cosiddetto criterio neurologico", il Santo Padre dichiara che questo cambiamento consiste nello "stabilire, secondo parametri chiaramente determinati e comunemente accettati dalla comunità scientifica internazionale, la completa e irreversibile cessazione di tutte le funzioni dell'encefalo (cervello, cervelletto e tronco cerebrale)". (5)

I parametri variamente proposti per dichiarare una persona "morta cerebrale" comunque "non sono né chiaramente determinati né comunemente accettati dalla comunità scientifica". All'opposto le molteplici definizione del criterio di “morte cerebrale” introdotte dalla pubblicazione dal titolo rilevatore “Una definizione di coma irreversibile" nel 1968 -più di 30 protocolli solo nella prima decade- sono diventate sempre più permissive. Nello stesso tempo un numero crescente di membri della Comunità scientifica hanno esaminato più attentamente il concetto di "morte cerebrale" gridando la loro preoccupazione.

Sapere con certezza morale che "la completa e irreversibile cessazione di tutte le funzioni dell'encefalo (cervello, cervelletto, tronco cerebrale)" è avvenuta, richiederebbe la totale assenza di tutta la circolazione e della respirazione. La conferma di tale assenza richiederebbe la distruzione del cervello, cervelletto e tronco cerebrale e contemporaneamente dei sistemi circolatorio e respiratorio.

Nessuno dei mutevoli protocolli del "cosiddetto criterio neurologico" per determinare la morte soddisfa la condizione richiesta dal Papa per una "rigorosa applicazione" dell'accertamento della "completa ed irreversibile cessazione di tutte le funzioni dell'encefalo". (5) In sintesi la "morte cerebrale" non è la morte e la morte non dovrebbe mai essere dichiarata se non in presenza della distruzione dell'intero cervello ed anche dei sistemi respiratorio e circolatorio.

Trapianto d' organi
Reiterando le proprie parole dall'Evangelium Vitae ('86), il Santo Padre suggerisce che un modo di alimentare una genuina cultura della vita "è la donazione degli organi, compiuta in un modo eticamente accettabile". (1)

Un modo che è "eticamente accettabile" è quello che corrisponde alla Legge Morale Naturale e ai suoi quattro assiomi: 1) Si dovrebbe fare il bene, ed il male deve essere evitato. 2) Il bene non può essere frenato. 3) Il male non può essere compiuto. 4) Non si può fare il male per ottenerne un bene.

Pertanto il procacciamento di organi fatto in modo che causasse mutilazioni debilitanti o la morte del "donatore" non sarebbe "eticamente accettabile".

Descrivendo propriamente la decisione di donare gli organi come "un gesto decisivo", il Papa ammonì che "l'umana autenticità di questo gesto necessita che gli individui siano informati correttamente riguardo alle procedure messe in atto per l' espianto, al fine di essere in grado di consentire o rifiutare in maniera libera e cosciente." (3)

Per essere correttamente informata la persona che considera se donare gli organi, dovrebbe essere resa edotta della natura del trapianto d' organi. In particolare, dovrebbe essere informata che prima dell'espianto il suo cuore è sano e autonomamente capace di mantenere la normale circolazione e respirazione, ma dopo che ogni organo vitale necessario e indispensabile per vivere è stato rimosso dal suo corpo, la persona morirà. L' eventuale "donatore" dovrebbe anche essere informato che gli sarà somministrato un farmaco paralizzante per impedire che si muova quando è praticata l' incisione ed avvisato se gli sarà somministrata o no l' anestesia prima dell'espianto dei suoi organi, come è stato raccomandato dagli anestesisti.

Affinché la libertà non sia confusa con la licenza, va sottolineato che la libertà consiste nella libertà di esercitare una propria libera volontà in armonia con la retta ragione che ricerca il bene ed evita il male.
Assassinare sé stessi o un altro non può mai essere in armonia con la retta ragione.

Il Santo Padre ha posto una restrizione critica in merito all'espianto di organi alla luce della "esclusiva dignità della persona umana" stigmatizzando che "gli organi vitali che si presentano unici nel corpo umano, possono essere rimossi solo dopo la morte, cioè dal corpo di qualcuno che è certamente morto". (4)
E continua aggiungendo che "tale requisito si dimostra da sé, giacché l'agire diversamente significherebbe causare intenzionalmente la morte del donatore disponendo dei suoi organi". (4)

Affinché gli organi vitali siano adatti al trapianto, tuttavia, essi devono essere organi viventi rimossi da esseri umani viventi. Inoltre, come sopra sottolineato le persone condannate a morte con la dichiarazione di "morte cerebrale" non sono "veramente morte" ma, al contrario, sono certamente vive.

Di conseguenza l'adesione alle restrizioni formulate dal Papa -e alle proibizioni imposte da Dio stesso, nella legge morale e naturale- precludono il trapianto di organi vitali unici, un atto che causa la morte del "donatore" e viola il 5° comandamento del Decalogo divino, "Non uccidere" (Deut. 5:17)

 

Paul A. Byrne, M.D., FAAP
Past President, Catholic Medical Association
Oregon, Ohio

Prof. Josef Seifert, Ph.D.
Rector, International Academy for Philosophy
Furstentum, Liechtenstein


Mercedes Arzù Wilson, L.H.D.
President, Family of the Americans Foundation


Earl E. Appleby, Jr
Director, Citizens United Resisting Euthanasia


 


Le successive 120 firme disponibili su richiesta, così come il testo originale in inglese


Commento:

Questo documento di cattolici americani dà un'interpretazione forzata, non veritiera, del messaggio di Papa Wojtyla al Congresso Internazionale sui Trapianti del 27-31 agosto 2000. Di vero sono le 120 firme di medici, scienziati, filosofi e giuristi che hanno firmato questo documento in opposizione alla “morte cerebrale”. La Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente ha tradotto e diffuso testo pur nella consapevolezza che non rappresenta la posizione ufficiale della Chiesa, al fine di promuovere un dibattito fra i cattolici italiani. Al contrario, la Chiesa nel congresso del 27-31 agosto fu
colpevolmente in difesa dei trapiantisti e della "morte cerebrale" dando via libera alle donazioni. Vedi nostro comunicato del 30 agosto.
 

Lega Nazionale Contro la Predazione
di Organi e la Morte a Cuore Battente
Presidente: Nerina Negrello
Pass. Canonici Lateranensi, 22
24121 Bergamo - Italia
Tel 035-219255 Fax 035-235660
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www.antipredazione.org

 

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