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COMUNICATO STAMPA
Anno XXXVII n.13
12 luglio 2021
MARATONA DI MACELLERIA UMANA
SEI TRAPIANTI IN 24 ORE AL PAPA GIOVANNI DI BERGAMO
Sotto il ricatto di produttività?
I sei trapianti eseguiti in meno di 24 ore sono stati riportati dalla stampa dopo vari giorni rispetto ai fatti del 22/23 giugno perché è prassi medica comunicare gli esiti solo se positivi. I fallimenti vengono nascosti e cancellati. Se quei 6 trapiantati fossero morti non l'avremmo mai saputo.
Medici e chirurghi dominati dall'ambizione e dal delirio di onnipotenza probabilmente hanno agito sotto la pressione degli standard minimi dell'attività di trapianto, ovvero sotto il ricatto delle quote di produttività. Infatti secondo la legge (L.91/99 art.16 c.2.) le regioni provvedono a “revocare l'idoneità a quelle strutture che abbiano svolto nell'arco di un biennio meno del 50% dell'attività minima prevista dagli standard” stabiliti dal decreto del Ministro della Sanità.
Il medico colto ed eclettico di antica memoria è raro, sta scomparendo, la dittatura sanitaria li ha trasformati in tecnici che non sanno curare un'influenza, come dimostrato nei 18 mesi trascorsi, in cui le autorità sanitarie hanno sistematicamente respinto tutte le cure valide che medici competenti ed onesti avevano scoperto e praticato efficacemente, per imporre al contrario caos, diagnosi errate e conseguenti ventilazioni meccaniche causando sofferenza e morte. Successivamente l'assurda imposizione ministeriale della "Tachipirina e vigile attesa" per lanciare a tappeto i "vaccini sperimentali", una non-terapia per una criminale sperimentazione di massa a cielo aperto. Un grande esperimento di ingegneria sociale. Un genocidio vaccinale per eliminare quante più persone possibile.
Trasformati in tecnici, sostanzialmente dei meccanici, dei macellai che, in mancanza di opposizione scritta, squartano persone affette da lesioni encefaliche e sottoposte a misure rianimatorie, dichiarando d'autorità la "morte cerebrale" a cuore battente: un falso scientifico per sviluppare il business dei trapianti.Quindi fine della ricerca clinica e apertura alla redditizia chirurgia sostitutiva che il totalitarismo sanitario vanta di poter generalizzare sotto l'egida del "salviamo le vite".
Nerina
Negrello
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