LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XXXVII n.1
8 gennaio 2021

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FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO
Strumento di controllo sanitario del Nuovo Ordine Mondiale
Tutta la vita umana dei singoli registrata in modo digitale
Siamo in dittatura

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) - imposto dal 19 maggio 2020 - viene alimentato senza il consenso del cittadino.

Facciamo la storia della schedatura FSE.
Le Linee Guida per il FSE risalgono all'11 novembre 2010.
Il 18.10.2012 con Decreto Legge (DL) n. 179 convertito in Legge n. 221 del 17.12.2012 viene istituito il FSE con l'attivazione volontaria del cittadino (firmato da Napolitano, Monti...)
Il 29.09.2015 il Presidente del consiglio dei ministri emette il regolamento con DPCM n. 178 (Presidente del consiglio Renzi e Ministro della sanità Lorenzin).

Il 19 maggio 2020 dopo tre mesi di catastrofe influenzale da coronavirus erroneamente e pericolosamente trattato dai medici, con falsificazione dei dati e bombardamento terroristico della popolazione, viene pubblicato (GU) il DL 34, detto “Decreto rilancio” (convertito in Legge n.77 del 17 luglio 2020): “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19” (firmato da Mattarella, Conte Presidente del consiglio, e Gualtieri).

Nel suddetto “Decreto rilancio”, l'art. 11, “Misure urgenti in materia di Fascicolo sanitario elettronico”, dispone una serie di modifiche da apportare all'art. 12 del DL 179/2012, tra cui principalmente l'abrogazione del comma 3bis. In base a questo comma il FSE poteva essere alimentato esclusivamente sulla base del consenso libero ed informato da parte dell'assistito, il quale poteva decidere se e quali dati della propria salute dovevano essere inseriti nel fascicolo medesimo. Quindi c'era il diritto alla non raccolta dei dati. L'abrogazione del comma 3bis comporta l'automatismo del FSE per tutti i cittadini, con l'alimentazione continuativa e tempestiva del fascicolo da parte dei soggetti e degli esercenti le professioni sanitarie che prendono in cura l'assistito, sia nell'ambito del servizio SSN e servizi socio-sanitari regionali sia al di fuori degli stessi.

Il FSE contiene la storia di una vita: ricoveri di pronto soccorso, referti, profili sanitari, atti chirurgici, diagnosi, allergie, terapie, cartelle cliniche, certificati, vaccinazioni, espianti e trapianti...
E sotto maggior tutela: dati sanitari e socio-sanitari quali siero-positività, aborti volontari, violenza sessuale o pedofilia, parti in anonimato, droga...

Va chiarito che solo per le finalità di -diagnosi, cura e riabilitazione- la consultazione dei dati da parte dei medici e operatori sanitari curanti prevede il necessario consenso dell'assistito, mentre per lo studio e ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico l'accesso al FSE è libero, seppur in forma anonima, non può essere negato.

Di fatto alimentando il FSE ogni medico et similia diventa delatore al servizio della dittatura sanitaria di Stato, scompare il segreto professionale e viene cancellata per sempre la fiducia tra medico e paziente.

Per informazioni istituzionali il FSE è di competenza regionale. Per quanto riguarda i dati precedenti al “decreto rilancio”, i cittadini hanno almeno 30 giorni dalla segnalazione della Regione per negare il consenso al travasamento nel FSE (non c'è la scadenza dell'11.1.2021 come era stato diffuso): https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9516732

Ma il FSE è cresciuto di nascosto nel silenzio della stampa. La stessa Agid ha dichiarato alla fine del 2019 che il 47% della popolazione non sa nemmeno cosa sia il FSE, infatti ci sono voluti 8 anni per raggiungere solo il 21% degli italiani che ha attivato il proprio fascicolo, e di questi solo il 7% lo visita correntemente.

E' evidente che il FSE o schedatura di massa è un'invasione criminale della privacy e attualmente uno strumento coercitivo verso la vaccinazione anti-covid. Non è un caso che il DL 34/20 sia in contemporanea con la pseudo epidemia programmata dal Nuovo Ordine Mondiale che ci segrega in casa e ci priva della libertà e dei fondamentali diritti costituzionali.

Al servizio dei potenti della terra che mirano al globalismo e al decremento demografico si incrementano strumenti come l'intelligenza artificiale, il digitale e tecnologie in alleanza a “pandemie inventate” che con la paura indotta permettono di accelerare e imporre al popolo determinati comportamenti assurdi e dannosi.

Questi grandi cambiamenti epocali devono sempre omologare e schedare perché le basi morali non vanno bene per chi aspira ad un mondo globalizzato senza identità.

Per dominare il globalismo il sistema ha necessità di omogeneizzare valori, culture, religioni e comportamenti. Il FSE serve a questo. Fa parte del reset in corso che viene attuato o con la condivisione o con l'imposizione. Ma le direttive si possono ignorare e determinare un diverso orientamento sociale.

Il silenzio cosa produce? Forse qualcosa di imprevedibile che sfugge al controllo umano e può creare un ciclo perverso. O la ribellione. Non possiamo sopportare la carneficina fisica e morale che riduce l'uomo a cavia, messa volontariamente in atto dai banditi al potere per risolvere le crisi finanziarie, sociali, ambientali e sanitarie, del sistema globalizzato.
Se vogliamo davvero eliminare
il FSE, allora dobbiamo andare al di là della semplice negazione del consenso e considerare di agire in giudizio insieme ai movimenti ispirati alla Costituzione contro la dittatura sanitaria in quanto, lo dichiara l'art. 11 bis del “decreto rilancio”, il FSE ha “il fine di promuovere in Italia le sperimentazioni cliniche per far fronte all'emergenza epidemiologica da Covid-19 e ad eventuali altre emergenze epidemiologiche future...” riducendo i cittadini a cavie.

Nel frattempo vanno formulate iniziative di opposizione immediata al FSE e di affermazione della privacy, sia personali sia collettive, in armonia con le varie associazioni ed i comitati giuridici che stanno lottando, come per esempio sommergere la propria Regione e il Garante della Privacy con le nostre proteste individuali. Oppure comunicare di non fornire il proprio consenso al fascicolo sanitario elettronico come suggerito dal sito iostoconlavvocatopolacco.it:
http://www.iostoconlavvocatopolacco.it/wp-content/uploads/2021/01/allarme-schedatura-sanitaria-Modulo.pdf

Ai soci della Lega Antipredazione ricordiamo che il SIT, Sistema Informativo Trapianti, data base del Centro Nazionale Trapianti del Ministero della salute, alimenta il FSE con dati relativi a falsi consensi alla donazione di organi e tessuti estorti con iniziative contro legge 91/99.

Chiudiamo con le parole di Gotti Tedeschi: “L'uomo non ha solo il diritto, bensì il dovere di essere libero”.

Nerina Negrello
Lega Nazionale
Contro la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente
www.antipredazione.org

 lega

 

Giornalisti e Associazioni 
che attingono a questa fonte sono tenuti ad indicare quanto riportato di seguito:

Fonte:
www.antipredazione.org
"Lega Nazionale Contro
la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente" Indirizzo: Pass. Canonici Lateranensi, 22 - 24121 Bergamo (ITALIA)
Tel. 035-219255, Fax 035-235660,  lega.nazionale@antipredazione.org

 

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