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COMUNICATO STAMPA
Anno XXXIV n.14
27 Luglio 2018
Sergio Marchionne, Paolo Becchi: "Se era in stato di morte cerebrale...".
L'inquietante sospetto
Libero, 27 Luglio 2018
In un clima di dubbi e
sospetti sulla morte di
Sergio Marchionne,
anche
Paolo Becchi,
su Twitter, sottolinea come qualcosa non gli torni. Quel "qualcosa" lo riassume
in un cinguettio, nel quale si interroga: "Se
Marchionne è entrato in stato di morte cerebrale,
qualcuno mi deve spiegare perché per accertare il decesso abbiano aspettato
l'arresto cardio-circolatorio. Per lui la 'morte cerebrale' non valeva?", chiede
con intento provocatorio. Un piccolo dubbio, un altro tassello che si aggiunge
al mistero. Un ulteriore interrogativo che, probabilmente, è destinato a
rimanere senza risposta.
Di seguito, il tweet di Paolo Becchi (Paolo
Becchi @pbecchi ) 09:10 - 27 luglio
2018:
Se Marchionne è entrato in stato di
morte cerebrale, qualcuno mi deve spiegare perché per accettare il decesso
abbiano aspettato l‘ arresto cardio-circolatorio. Per lui la „morte cerebrale“
non valeva?
http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/13364486/sergio-marchionne-paolo-becchi-morte-cerebrale-arresto-cardio-circolatorio-quello-che-non-torna.html
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Grazie a Paolo Becchi per avere con un tweet sollevato un enorme problema, a cui tutti abbiamo pensato ma lui ha saputo esprimerlo. La Lega Antipredazione ha rilevato più volte che la morte sottostà a due pesi e due misure. La morte confermata dall'arresto cardiaco è riservata ai personaggi di primo piano, mentre la "morte cerebrale" a cuore battente è imposta al popolo che poi viene fatto a pezzi per trapianti.
Nerina
Negrello
Lega Nazionale
e
Giornalisti e Associazioni |