LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XXXIV n.2
23 Febbraio 2018

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MAMMA ELISA NON HA DONATO E' STATA PREDATA

Mamma Elisa sorride nella foto. Piace ai predatori dimostrare che Elisa è contenta di essere stata squartata e far pensare che non abbia sofferto. Piace ai predatori vantarsi che per la prima volta a Brescia, è stato effettuato un prelievo multiorgano a “cuore fermo”. E la gente pensa se il cuore è fermo, è morto. No signori, se il cuore è fermo da 1 o da 5 o più minuti il cuore non è morto, può essere riattivato con la "resuscitation", tanto è vero che quel cuore lo possono far funzionare in un'altra persona.

Per legge il prelievo di organi si pratica esclusivamente su persona in coma dichiarata in cosiddetta “morte cerebrale” a cuore battente. Ma le opposizioni crescono e i trapiantisti hanno cominciato a programmare illegalmente l'espianto di organi da pazienti a cuore non battente ma cervello vivo imitando altre nazioni criminali. Quello che non viene detto è che l'immediata (1-5 minuti) e invasiva preparazione all'espianto è precedente alla dichiarazione di morte cardiaca che avviene dopo 20 minuti (riscontro ECG). A cuore non battente gli organi senza ossigenazione si deteriorano rapidamente, tanto più dopo 20 minuti, rendendo impossibile il trapianto. Pertanto viene praticata la circolazione extracorporea (ECMO) per mantenere la perfusione, non a fini di cura ma per salvaguardare gli organi da trapiantare, ostacolando l'afflusso di sangue ossigenato al cervello con un palloncino che chiude l'aorta al di sopra dei reni provocando un crash del cervello. E' un terribile protocollo che inizia sui moribondi, non autorizzato dalla legge.

E' una decina d'anni che gradualmente, uno alla volta per non dare nell'occhio, gli ospedali italiani si cimentano in questa turpe impresa ed ora che sono in tanti pensano di farla franca.

E i famigliari che fanno? Si lasciano abbindolare dal coordinatore degli espianti-trapianti e illegalmente firmano la donazione. Firmano la tortura di fine vita. Così riferisce il giornalista: “I famigliari hanno insistito per la donazione degli organi”. Sarà vero?

La legge 91/99 è nata per affermare il principio che ogni maggiorenne decide per sé (vedi Art.5). I famigliari non possono donare.

Giornale Di Brescia, L'ultimo dono di mamma Elisa, 21 dicembre 2017:
https://www.giornaledibrescia.it/valcamonica/l-ultimo-dono-di-mamma-elisa-1.3228214

Nerina Negrello
Presidente
Lega Nazionale Contro
la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente

 lega

 

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Fonte:
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