LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XXXIII n.6
14 Marzo 2017

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DAT – TRAPPOLE MORTALI
DAL 13 MARZO DISCUSSIONE ALL'AULA (VUOTA) DELLA CAMERA

Nell'attuale realtà sanitaria manipolata le DAT (disposizioni anticipate di trattamento) in discus-sione all'Aula della Camera dal 13 marzo sono trappole mortali per ottenere che il cittadino sia lui stesso ad autorizzare, anni prima quando è sano, il veto a trattamenti e cure. Massimo della furbizia istituzionale che punta al risparmio con l'eliminazione e l'uso dei malati, dei vecchi e dei moribondi.

Questa ipocrita Proposta di legge finge di riconoscere ad ogni individuo la libertà di scegliere per quando non sarà più in grado di farlo. Una libertà di scelta che non esiste senza la conoscenza e nella prevaricante propaganda ingannevole in atto da anni intorno al ricattatorio “pseudo consenso informato”, alla falsa “morte cerebrale” e connessa macellazione per trapianto, oltre ad incepparsi nella confusione burocratica che sarà fonte di infinite controversie giudiziarie. Ciò di cui abbiamo bisogno è solo di una persona fidata che ci conosce e rappresenti, quando perdiamo coscienza.

Questa PDL è violenza ideologica di un parlamento succube degli interessi della morte utilitaristica.
Infatti non contempla il diritto dei malati affetti da lesioni cerebrali per traumi o malattia, ventilati, di beneficiare della protezione di disposizioni anticipate di trattamento date in tempi di salute per rifiutare la dichiarazione autoritaria di ”morte cerebrale” a cuore battente, e rivendicare tempi validi per una seria valutazione di sede, estensione e tipo di lesione, nonché la relativa cura. Una c.d. “morte cerebrale” imposta su base protocollare in 6 ore a cuore autonomamente battente e circola-zione attiva da tecnici/medici di uno Stato mafioso e criminale.

Tale falsa dichiarazione autoritaria di “morte cerebrale” è preceduta da esami invasivi e dannosi non finalizzati alla cura della persona in coma ma al suo utilizzo o eliminazione (esami immunogenetici, asportazione di ghiandole linfatiche, coronariografie, angiografie cerebrali, test dell'apnea...). Atti di tortura praticati sul vivo in coma senza autorizzazione della persona. Si chiama distanasia di Stato o se vi è più chiaro: crudele eutanasia autoritaria di Stato.
Comatosi destinati a morire d'espianto o se “non donatori” soffocati per rimozione della ventilazione senza “svezzamento” d'autorità, nella sofferenza.

Si verifica una discrepanza di diritti tra i cittadini che possono in precedenza, presentare le DAT per vietare nel futuro diagnosi e trattamenti comprese idratazione e nutrizione e i cittadini che non possono vietare l'aborrita dichiarazione di “morte cerebrale” nell'eventualità di lesioni cerebrali future: dimostrazione di un sordido affarismo trapiantistico.

Le DAT senza diritto di opposizione alla frettolosa dichiarazione di “morte cerebrale” a cuore battente, sono aria fritta, una presa in giro, una finzione, una trappola mortale che contrasta l'art.3 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge”.

Piuttosto che una legge ipocrita pro-morte, meglio nessuna legge e un libero rapporto col medico.

Lega Nazionale Contro
la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente
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