LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XXX n.14
1 Giugno
2014

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RIFLESSIONI SUGLI EMENDAMENTI AL TESTO UNIFICATO
PER L'UTILIZZO DEL CORPO POST MORTEM CEREBRALE
Testo Unificato Binetti 100 - Grassi 702 - 1250 D. Bianchi

 
La Commissione Affari Sociali, in sede legislativa, il 29 maggio 2014 ha ulteriormente camuffato la materia per essere completamente criptica alla comprensione dei cittadini.
Il relatore Grassi (PD)
ha proposto di sostituire il titolo noto con il seguente: “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica”, modificando conseguentemente anche l'art.1 comma 1 (approvato in linea di principio dalla Commissione).
Grassi (PD) ha raccomandato l'approvazione del proprio emendamento1.4 ai sensi del quale l'utilizzo del corpo sia solo dopo l'avvenuta dichiarazione di morte ad opera dell'ufficiale dello stato civile. MA E' UN INGANNO. Infatti la L. 578/93 nel collegato DM 582/94 sull'accertamento di morte cerebrale all'Art.6 c. 2 enuncia che “L'accertamento e certificazione di morte (cerebrale ndr) eseguito con le modalità indicate negli artt.3 e 4 (DM 582) esclude ogni ulteriore accertamento previsto dall'ordinamento dello stato civile e dal DPR 285/90 artt. 4, 8, 9”. Quindi l'obbligo della compilazione del certificato di morte compete al medico legale facente parte del collegio medico che dichiara la morte cerebrale (Art.6 c. 3).
G. Grillo, Cecconi, Dall'Osso, Di Vita (M5S) hanno ora percepito il rischio del Testo Unificato e propongono di sostituire le parole “corpo umano e tessuti” con la parola “cadavere” ovunque ricorrano nel testo e di sopprimere il comma 3 dell'art.1 sostituendo il riferimento alla L. 578/93 con il riferimento al DPR 285/90 e relativa circolare N. 24 del '93, che indica testualmente che “per cadavere si intende 'il corpo umano rimasto privo delle funzioni cardiorespiratoria e cerebrale'”.
Cecconi e G. Grillo hanno chiesto di sopprimere le parole “della legge 578 del 1993”.
Giulia Grillo (M5S) ha illustrato la ratio dell'emendamento di Cecconi volto a sopprimere il rinvio alla L. 578/93 in quanto la predetta legge si riferisce espressamente alla morte cerebrale, rassicurando che la soppressione di tale riferimento non avrebbe ripercussioni sulla disciplina dei trapianti.
Cecconi (M5S) ha insistito affinché sia posto a votazione il proprio emendamento per sopprimere il riferimento alla legge n.578 del 1993.
La Commissione respinge l'emendamento di Cecconi e dei grillini.
E' ormai evidente che la parola “cadavere” è un passpartout omologante ogni condizione di grave malattia per l' uso del corpo ai fini della ricerca in vivo: che sia persona con lesioni cerebrali dichiarata “morta cerebrale” a cuore battente, che sia soggetto in arresto cardiocircolatorio e respiratorio di 20 minuti (ECG), o a Cuore Non Battente (NHBD) da 1/4 minuti e cervello vivo, per i procacciatori di cavie umane, tutti sono classificati come cadaveri per mascherare che si tratta di vivisezione, e proprio qui sta l'inganno.
Quindi non avendo ottenuto la soppressione dell'invio normativo alla legge 578/93 e la sostituzione col DPR 285/90 non resta che supplicare i deputati onesti di raccogliere le firme contro il voto in sede legislativa per tornare all'iter normale in Commissione referente e Aula,
9 firme della Commissione oppure 63 firme di deputati. Questa è l'indicazione data anche dal Prof. Paolo Becchi.
Mercoledì 4 giugno
la Commissione si riunisce di nuovo.
Scrivete all'On. Giulia Grillo: GRILLO_G@CAMERA.IT
Nerina Negrello
Presidente
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 lega

 

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