LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XXX n.2
30 Gennaio
2014

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DONAZIONE ORGANI
“UNA SCELTA IN COMUNE”
DA RIFIUTARE


I predatori istituzionali si sono agganciati al
Regio Decreto 18/06/1931 n. 773 “Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza” per incentivare la donazione d'organi e tessuti con artificio: su 'ricatto'?

Dopo anni di lotte d'opposizione fu comunque imposta la Legge 1°Aprile 1999, n. 91Disposizioni in materia di prelievi e trapianti di organi e tessuti”, detta del silenzio-assenso, che all'art. 5 prevede un Decreto attuativo con 10 direttive per la manifestazione di volontà favorevole o contraria, su richiesta delle ASL. Sono passati 15 anni e i carrieristi ministeriali non hanno emesso il Decreto attuativo, mantenendoci in Disposizioni Transitorie sulle quali crescono abusi come funghi. L'obiettivo è “fregare” i cittadini. Ci hanno provato nell'immediato con un Decreto temporaneo dell'ex Ministra Bindi -D.M. 8 aprile 2000- (fatto passare come art. 5), contro legge nello spirito e nella lettera, che ha promosso iniziative “sporche” quali raccolte illecite presso alcune Asl, ospedali, ambulatori, medici di famiglia, associazioni pro trapianti, siti internet, comuni, da far confluire al Centro Nazionale Trapianti in totale assenza di garanzie, nonché il fasullo tesserino Bindi, e il “foglio libero”(falsificabile). Iniziative ad hoc per proteggere espiantatori e trapiantisti e sviluppare il mercato.

L'ultimo artificio promuove “Una scelta in Comune, frutto di un accordo tra Centro Nazionale Trapianti (CNT), Ministero della salute e Associazione Nazionale Comuni d'Italia (ANCI) avviato in Umbria e ora nelle Marche ed in qualche provincia (Treviso e Rieti).
La propaganda dice “un progetto per permettere a chi richiede o rinnova la Carta d'identità di esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione firmando un semplice modulo”. Si avvalgono di un Decreto convertito in
L. 25 del 26 febbraio 2010, nota come Milleproroghe, che si aggancia all'art 3 del Regio Decreto 18.6.1931 n.773 “Testo unico delle leggi di Pubblica Sicurezza”. Ma dicono il falso perché Milleproroghe, pur illecitamente, prevede che la decisione sia trascritta sulla Carta d'identità, per cui quanto è scritto è noto al titolare della Carta, mentre la nuova versione, ingarbugliata dai funzionari, si esprime e complica nei meandri anonimi della burocrazia.

Questa falsa base viene, ad arte, rafforzata con un recente Decreto convertito in L. 98 del 9 agosto 2013 “Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia”: l'art. 43 aggiunge all'art. 3 del Regio Decreto del 1931 già menzionato, il seguente periodo “I Comuni trasmettono i dati relativi al consenso o al diniego alla donazione degli organi al Sistema Informativo Trapianti (SIT) di cui all'art.7, c.2, della L.91/99.” Inoltre tali dichiarazioni confluiscono nel Fascicolo Sanitario Elettronico FSE.

Andando al pratico, all'anagrafe l'impiegato ti presenta un modulo prestampato ingannevole. E' una dichiarazione facoltativa, non obbligatoria, da rifiutare, perché in contrasto con la definitiva regolamentazione della materia. Se firmi, il modulo sarà raccolto negli archivi dell'anagrafe e la tua volontà verrà trasmessa telematicamente al SIT del CNT (con i possibili errori), al quale tu non hai accesso, ma 24 ore su 24 vi accedono i medici del coordinamento espianti-trapianti.
Gli impiegati, improvvisati esperti, e forse in conflitto d'interessi, sono esecutori manipolati.

I cittadini che danno il
consenso sono i più truffati, perché la legge specifica ci considera già donatori salvo opposizione scritta, e comunque la loro famiglia perde il diritto di opposizione. Inoltre se cambiano idea che fanno? Devono revocare su tre fronti (Anagrafe, CNT, FSE).
Coloro che firmano il
diniego non sono garantiti perché il CNT è luogo di promozione dei trapianti e il diritto di vita non va messo in mano al nemico. Non cediamo il nostro diritto di libertà, la facoltà di tenere aperto il nostro destino. Manteniamo la nostra sovranità, il nostro potere.

Nerina Negrello - Presidente
Lega Nazionale Contro la Predazione
di Organi
e la Morte a Cuore Battente
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