LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XXVIII n.24
23
Novembre 2012

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NUOVA LEGGE CONTRO LA TORTURA
ricordando Paolo Mondo torturato con l'espianto a 19 anni


 

Finalmente approvata e in vigore dal 22 corrente mese la Legge 9 novembre 2012, n. 195 di “Ratifica ed esecuzione del Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti, fatto a New York il 18.12.2002”.

Anche in Italia la tortura e altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti sono ora vietati e costituiscono grave violazione dei Diritti umani e occorre rafforzare la protezione delle “persone private della libertà personale” nel pieno rispetto dei loro diritti umani. Per sradicare la “tortura” è riconosciuta come prioritaria la prevenzione, in campo educativo e in ambito legislativo, amministrativo e giudiziario, ecc.

Se non vogliamo che sia solo proclamazione di buone intenzioni, il Protocollo non può avere attuazione limitatamente a carceri, Cie (centri di identificazione ed espulsione), commissariati, caserme. Sarebbe un'anomalia giuridica e morale non dare applicazione in altri luoghi di detenzione come psichiatrie, rianimazioni e luoghi di sperimentazione sanitaria. Devono cadere le impunità dei poteri di polizia e sanitari, che tutto hanno potuto finora nel chiuso dei loro spazi.

Il reato di tortura definito con precisione dall'ONU, ha una sua specifica fisionomia: deve consistere in una sofferenza “fisica” o “psichica” che distrugge la personalità della vittima, quando non la vita. Non è la violenza del cittadino comune, è la condotta specifica dell'apparato dello Stato nei confronti della persona sottoposta alla sua autorità, è un reato proprio del pubblico ufficiale.

E' fuor di dubbio che di tortura si tratta anche nella preparazione ed esecuzione dell'espianto, quando il malato con lesione cerebrale per incidente o malattia viene sequestrato nella Rianimazione per esami non autorizzati e dannosi, finalizzati agli accertamenti dei caratteri immuno-genetici per trapianto e alla dichiarazione di “morte cerebrale” autoritaria. Anche questi, proprio come Cucchi, Aldovrandi e tanti altri sono “morti di Stato”. Ai genitori non è permesso di stare vicino al proprio figlio, di capire cosa sta succedendo, di trasmettergli amore ed energia, e poi i genitori frastornati vengono posti di fronte alla scelta crudele di donare gli organi o staccare la spina, comunque un'esecuzione attiva di morte.
A noi, genitori di Paolo, hanno estorto la firma con artificio. Al nostro Paolo 19enne, in gran fretta dichiarato illegalmente “morto cerebrale”, hanno espiantato a cuore battente prima le cornee poi, nel buio della cecità, il cuore, il fegato, i reni, in 7 lunghe ore di tortura, sotto farmaci paralizzanti per contrastare le contrazioni del suo corpo vivo. Possiamo immaginare il suo terrore nella possibile consapevolezza delle torture in atto, i suoi pensieri vissuti nella solitudine. Se questa non è tortura “fisica” e “psichica”, crudele e degradante, imposta dalle autorità sanitarie dello Stato, che cos'è? Ed è tortura “psichica” la nostra, di noi genitori che non troveremo mai l'oblio di quell'orrore!

In virtù di questa nostra sofferenza e di quella dei tanti che non parlano, chiediamo al Parlamento coerenza. Questo Parlamento schizofrenico che, da un lato introduce il reato contro la tortura, dall'altro promuove all'Assemblea della Camera la discussione dell'infame PDL 746 che vuole utilizzare i corpi vivi dei cosiddetti “morti cerebrali” per ricerca, esercitazioni chirurgiche, chimiche e radiologiche presso Ospedali e Università, per un anno. Chiediamo per la Lega Antipredazione una terza Audizione al “Comitato dei nove” perché fermi questi redivivi Doktor Mengele!

Silvana Mondo madre di Paolo
Consigliera Nazionale
Stellio Mondo padre di Paolo
Lega Nazionale Contro la Predazione
di Organi e la Morte a Cuore Battente

Presidente Nerina Negrello



 

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Fonte:
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