LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XXVIII n.4
Aprile 2012

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IL PESCE D'APRILE DI SCALFARO NON SAZIA I CANNIBALI
dopo 13 anni ancora nessun decreto attuativo per la dichiarazione di volontà
preferiscono i “milletrucchi”

Parte dall'Umbria l'ennesimo artificio agganciato alle “milleproroghe” per procacciare organi: un programma pilota, chiamato “Una scelta in Comune”, per valutare la produttività della donazione in occasione del rilascio o rinnovo della Carta d'identità. Se gli umbri dimostreranno ingenuità verrà estesa a tutta Italia. All'anagrafe un impiegato ficcherà in mano al cittadino un modulo sollecitando la donazione, subito registrata nel Sistema Informativo Trapianti gestito dal Centro Nazionale Trapianti. Poi prova ad uscire dal SIT, se cambi idea!!!

Nella foga del procacciamento di organi, è stata introdotta nel “milleproroghe” (26.2.2010) l'illecita possibilità di scrivere nella Carta d'identità “l'indicazione di consenso ovvero del diniego della persona a donare i propri organi e tessuti in caso di 'morte cerebrale'” a cuore battente.

Ma la dichiarazione sulla Carta d'identità o sul Modulo dell'anagrafe contrasta la legge 91 del 1° aprile '99 art. 5, che sancisce che la volontà del cittadino sia registrata solo presso le ASL, dopo loro formale richiesta, nei termini, forme e modalità stabiliti da un decreto attuativo emanato dal ministro e articolato in 10 direttive. Meglio il “silenzio-assenso” piuttosto che i “milletrucchi”.
Inoltre contrasta il diritto alla privacy: infatti espone il cittadino a possibili discriminazioni da parte di pubblici ufficiali, o di chiunque sia autorizzato a controllare il documento d'identità, se ideologicamente o per interesse privato si trovassero su posizioni opposte.
Questa pratica appare anche estorsiva, per l'impossibilità di modificare una precedente dichiarazione e per l'omissione di verità sul concetto di 'morte cerebrale' e sui modi dell'espianto, omissioni intenzionali per indurre alla donazione.
Gli italiani svegli non compileranno il modulo all'anagrafe, solo così facendo
i loro familiari manterranno il diritto di opposizione (non di donazione) come stabilito dalla legge.

A distanza di anni dalla L. 91/99, firmata dal Presidente Scalfaro, di cui oggi ricorre il XIII anniversario, il governo consente ancora soluzioni che ampliano gli effetti negativi e pericolosi del già illecito Decreto Temporaneo dell'ex Ministra Bindi (D.M. 8 aprile 2000), prorogandone illecite possibilità applicative. Con la dichiarazione sulla Carta d'Identità o su Moduli dell'anagrafe il governo va a confermare un regolamento ministeriale illecito, temporaneo e fuorviante e di fatto rinvia nel tempo il decreto attuativo che doveva costituire la normativa definitiva ed essenziale stabilita dalla legge. La legge va applicata non elusa con spregiudicati accordi tra istituzioni di potere (Ministero Salute CNT, Interni, ANCI, Federsanità).

I non-donatori non si fidano di queste istituzioni: troppi interessi, troppa propaganda, troppe omissioni, troppe mani, troppi passaggi informatizzati, possibili errori, abusi, falsificazioni, nessun responsabile. No, non ci fidiamo di questa classe politica rapace pagata a suon di milioni. Non ci fidiamo di questa casta medica che ci dichiara “morti” a cuore battente su imposizione di protocolli ascientifici di Stato senza correre alcun rischio per negligenza, imperizia o dolo.

ATTENZIONE: I cannibali mangiano anche pezzi di organi da viventi sani, perlopiù donne sottoposte al ricatto affettivo; al prelievo di rene (1967) e parte di fegato (1999), la Commissione Affari Sociali della Camera ha aggiunto (13.3.2012) anche il prelievo di parte di polmone, intestino, pancreas, dando via libera al voto dell'Aula.
Avremo tutte donne menomate.

Nerina Negrello
Presidente
www.antipredazione.org

 

 

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