LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XXVII n.16
26 Agosto 2011

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L'AQUILA
Scampati al terremoto, ora vengono reclutati per gli espianti

Territorio ferito dal sisma dal 2008 al 2010 con epicentri nell'intera area della città e della provincia dell'Aquila: scossa principale il 6 aprile 2009 con magnitudo 5,9 della scala Richter.
Il bilancio delle vittime è di 308 morti, oltre 1600 feriti e più di 10 miliardi di euro di danni.

La sofferenza degli aquilani è grande. Il Governo ha costruito centinaia di appartamenti in tempi record, ma per riportare L'Aquila alla normalità i problemi sono ben più profondi. Il terremoto ha distrutto l'economia della regione, migliaia di attività commerciali sono chiuse, quasi un quarto degli 80 mila residenti dell'Aquila riceve l'indennità di disoccupazione, mentre più di 20 mila sono sparsi nella regione in alloggiamenti provvisori.

Tutto questo tra sciacallaggio, liti per gli appalti e istituzioni che fanno di tutto per salvare sé stesse, comprese le istituzioni della trapiantistica. Ma si sa gli aiuti sono investimenti dei ricchi, perché gli interventi per lo sviluppo vanno a beneficio di chi li fa.

Il ritmo di smaltimento delle macerie è così lento che alcune stime parlano di decine di anni. Simbolica e significativa è stata la cosiddetta protesta delle carriole messa in atto in varie occasioni dagli aquilani per protestare sulla situazione di stallo nella ricostruzione. In virtù di ciò, tempi e costi, inizialmente stimati in almeno 10 anni e 10 miliardi di euro, sembrerebbero destinati a lievitare pesantemente.

E allora perché si finanziano le iniziative delle istituzioni trapiantistiche e loro associazioni di propaganda come nel caso del convegno del “26 agosto 2011 dall'equivoco titolo 'PER DONO' ASPETTI ETICI DEL TRAPIANTO”? Quali aspetti etici? Quante menzogne: nascondono agli aquilani che la cosiddetta “morte cerebrale” è un'invenzione e che l'espianto si pratica a cuore battente e sangue circolante su un vivo che ha perso la coscienza.
Speriamo che nessuna delle 308 vittime sia stata espiantata, ma non ci stupiremmo del contrario, perché là dove si soffre coagula meglio l'organizzazione trapiantistica.
Pur di fare i loro interessi hanno cavalcato e snaturato la festa della
perdonanza celestiniana (istituita da Papa Celestino V nel 1294) per l'indulgenza plenaria a tutti i fedeli del mondo, che coincide nelle date.
Hanno perfino sporcato e manipolato l'albero della vita di Klimt attaccandogli dei cuori espiantati sinonimo di rapine su gente già provata dal dolore.

Gli aquilani non devono dare “PER DONO” nulla, né gli organi, né il perdono morale di siffatta avidità cieca al dolore altrui. Hanno già dato troppo in sofferenza.
Inoltre è terribile vivere pensando che c'è qualcuno che spera e forse proprio desidera una tua disgrazia per avere i tuoi organi; è una condizione che altera e distrugge l'armonia del convivere umano, anche perché non è altro che una moderna forma di cannibalismo: morte tua vita mia.
Mandate questi avidi soggetti in doppiopetto a caricar carriole per lo smaltimento delle macerie, altrimenti si potrebbe pensare che sia sciacallaggio della trapiantistica in un luogo dove il cittadino destrutturato dagli eventi diventa più facilmente preda della macellazione umana.

Nerina Negrello
Presidente

 

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Fonte:
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