LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E
LA MORTE A CUORE BATTENTE
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nel 1985
COMUNICATO STAMPA
Anno XXVII n.11
27 Maggio 2011
29/5/11 GIORNATA DELLA DONAZIONE OVVERO
DELLA MORTE PER ESPIANTO
NOI GIOVANI DOBBIAMO APRIRE GLI OCCHI
Noi
giovani non siamo certo stupidi, ma a volte a causa della troppa generosità e
poca esperienza cadiamo nei tranelli che la società del profitto ci riserva.
Capita quindi che qualcuno di noi si iscriva all'Aido, ma poi nel corso del
tempo si documenti sulle modalità dell'espianto e scoprendo che avviene su
persona a cuore battente e sangue circolante, voglia quindi revocare la propria
iscrizione. E' in questo preciso istante che per il malcapitato di turno inizia
un'odissea senza fine!
Uno dei tanti casi è quello di A. S. iscrittosi all'Aido di Porto Sant'Elpidio
(FM) nel 1988 all'età di soli 20 anni. Venuto a sapere come avviene un espianto
di organi (ringraziando il cielo di non aver avuto incidenti negli ultimi 23
anni) ha immediatamente revocato e chiesto alla sede la restituzione del suo
atto olografo di iscrizione e le foto personali tramite raccomandata A.R. il 2
Dicembre 2010. L'Aido riceve, ma non risponde. Viene presentato un esposto alla
Procura della Repubblica di Fermo il 31 Gennaio 2011, copia all'Aido. La Procura
tace, l' Aido anche. Viene informato del fatto il Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano con raccomandata A.R. l'11 Aprile 2011 e copia all'Aido, ma
ancora una volta ricevono e tutti tacciono.
Cos'altro dovrebbe fare A. S. per far valere la sua volontà di non donatore e
liberarsi dal rischio di essere ucciso con l'espianto? E cosa devono fare quelli
che ricevono comunicazioni come soci Aido senza aver mai fatto l'iscrizione,
nonostante le rettifiche e gli esposti in Procura?
Chi è l'Aido per non rispettare la legge, mentre Procura e Presidente della
Repubblica glissano?
L'Aido in questione ha però trovato il tempo il 20 Maggio scorso per organizzare
un incontro dal titolo “Domande e risposte sul tema donazioni e trapianti”:
avranno detto che una volta iscritti il diritto di revoca verrà ostacolato
nonostante quello che dice la legge? Avranno
spiegato che l'espianto è a cuore battente e sangue circolante? Avranno ammesso
che la dicitura sul tesserino “Dono i miei organi dopo la mia morte” è del tutto
fuorviante perché non di morte vera si tratta, ma di una convenzione che impone
l'assurda “morte cerebrale” su un vivo?
Se
poi consideriamo il comunicato Aido del 25 maggio 2011 leggiamo “...donazione
come opportunità per salvare la vita”. Di chi?
“...una tragedia può trasformarsi in un segnale di continuità...”. Come
la carne di maiale ha continuità nel piatto del carnivoro?
“...anche un segnale negativo, come la perdita di una persona cara, può
essere trasformato...”. Gratificati
per essere “pezzi di ricambio” e gonfiare le tasche dei medici?
“...il trapianto è una terapia efficace e sicura...”. I morti sul tavolo
operatorio durante il trapianto non contano? E i trapiantati imbottiti di
farmaci per morire come cavie?
“...sono aumentate le donazioni e i trapianti...”. Allora il Centro
Nazionale Trapianti e la stampa dicono falsità quando affermano che sono
diminuiti?
“...c'è molto da fare per ridurre drasticamente le liste d'attesa...”.
Per cui invitiamo i promotori e attivisti dell'Aido a donare subito da vivi
coscienti un rene, parte di fegato, midollo e cellule, come prevede la legge, e
di piantarla di fare propaganda tendenziosa e pericolosa sulla pelle degli
altri.
Comitato Giovani
Presidente
Nerina Negrello
Giornalisti e Associazioni |