LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XXVI n.14
26 Ottobre
2010

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DANIELE FRANCESCHI
DAL CARCERE DI GRASSE-FRANCIA
SENZA CUORE-FEGATO-MILZA-CERVELLO E OCCHI

Daniele Franceschi

Stanno diventando sempre più famelici per i trapianti. Però, in questo caso, il fatto che manchi il cuore, nonché fegato, milza, cervello e occhi, fa pensare piuttosto che si sia cercato di far scomparire quegli organi che avrebbero potuto documentare la falsità delle dichiarazioni delle autorità francesi che negano atti di pestaggio e di abusi: nel caso del cuore se c'era o no traccia d'infarto; nel caso del fegato e della milza se erano stati spappolati e nel caso del cervello se c'era o meno una emorragia da percosse o trauma.

E' evidente che se Daniele Franceschi avesse accusato un infarto il suo cuore non avrebbe potuto essere trapiantato, quindi è un altro il motivo per cui è stato occultato il cuore. E' anche noto che in nessuna nazione si trapianta il cervello, quindi è evidente che il trapianto non entra in causa.
Un altro elemento che favorisce sospetti di violenza e conseguente morte indotta, è la condizione in cui è stato conservato il corpo: cioè a temperatura normale e non in cella frigorifera (i fatti risalgono al 25 agosto). Tale incongruenza appare significativa nel momento in cui il corpo è stato consegnato alla famiglia, dopo molti ostacoli, in decomposizione avanzatissima, che potrebbe essere stata favorita per evitare che da successive autopsie risultassero tracce esterne di violenza. Ma il naso è rotto, la decomposizione non ha nascosto questo fatto.

Ha ragione la madre Cira Antignano a chiedere che “l'autopsia venga fatta in tutti i casi”, ma qualcuno ha fatto in modo che fosse troppo difficile documentare quanto è successo in quanto mancano gli organi. Che fa il Ministro Frattini? Il garbato all'italiana?

Questo fatto deve aprirci gli occhi sulle istituzioni che hanno il potere di sequestrare i cittadini, siano esse carceri oppure rianimazioni degli ospedali dove si dichiara d'autorità la “morte cerebrale” per prelevare organi da corpi vivi e poi consegnare la carcassa ai medici legali per l'esecuzione di finte autopsie. Bisogna che il cittadino esca dal torpore della schiavitù e si renda conto che le istituzioni sono al servizio della destrutturazione dell'individuo per l'uso del suo corpo.

I magistrati non devono mai dare il “nulla osta” all'espianto di organi quando c'è sospetto di reato, ma la “correttezza professionale” i magistrati la riservano solo ai medici quando questi sono inquisiti e giustamente pretendono autopsie veritiere per la propria difesa; invece per gli altri cittadini prima l'espianto, poi l'autopsia fasulla. Così agisce il potere assoluto dello Stato.

Presidente
Nerina Negrello


 

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