LEGA
NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E
LA MORTE A CUORE BATTENTE
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nel 1985
COMUNICATO STAMPA
Anno XXV n.14
14 Ottobre 2009
TESTAMENTO BIOLOGICO (DAT)
INCIUCIO TRA LAICISTI E CATTOLICI
SULLA MORTE CEREBRALE
Si denuncia che la Commissione Affari Sociali della Camera ha escluso la Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente dalle Audizioni informali inerenti le Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, consenso informato e dichiarazioni anticipate di trattamento (C2350) riservate ai rappresentanti di associazioni del settore. Ha scelto solo realtà legate ai partiti e alle ideologie, escludendo in tal modo il raggiungimento di un vero testamento biologico che garantisca tutti i diritti individuali in ambito sanitario.
La ragione principale di tale esclusione risiede nel fatto che nessuno dei due schieramenti contrapposti -laicisti/PD e cattolici/governativi- ha interesse ad includere tra le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (DAT) l'opposizione agli esami invasivi e dannosi imposti dai protocolli di Stato per la dichiarazione autoritaria di “morte cerebrale”, emessa in 6 ore da tre tecnici interessati agli organi, che agiscono sotto il controllo minaccioso e ricattatorio di un “cane da guardia” denominato coordinatore dei trapianti.
Infatti sia il Testo Unificato già approvato dal Senato (Sen. Calabrò PDL), sia il provvedimento contrapposto del Sen. Ignazio Marino (PD), sia le Proposte della Camera, escludono il diritto di opposizione alle manovre invasive e dannose imposte per la dichiarazione di “morte cerebrale”, le quali lungi dall'accertare una diagnosi infausta la producono. All'art. 1 del testo all'esame della Camera si legge: “La presente legge... riconosce e tutela la vita umana ...fino alla morte accertata nei modi di legge”. Quale morte? Quali modi? Nella prima stesura del Testo del Senato era chiaramente esplicitata “...accertata con “Legge n. 578/93 (morte cerebrale)”. Ora, cancellato il numero identificativo, il crimine è invisibile, facendo credere che ci si riferisca alla morte vera.
Il DDL del trapiantista Ignazio
Marino su questo punto è ancora più infido perché oltre a sovrapporsi, di
proposito, alla Legge 91/99 della cosiddetta “donazione d'organi”,
surrettiziamente introduce anche la “donazione del corpo” dopo la dichiarazione
di morte, ovvero “morte cerebrale” a cuore battente.
Tale infiltrazione di nuovi abusi degli sperimentatori sottintende che i
cosiddetti “morti cerebrali” ancora in vita saranno tenuti nelle università e
ospedali ed usati per esercitazioni chirurgiche, chimiche e radiologiche.
Questo obiettivo criminale ed invisibile agli occhi dei più, è stato già
smascherato nell'Audizione riservata alla Lega Nazionale Contro la Predazione di
Organi nel luglio 2005 presso la Commissione Affari Sociali, dove la PDL n. 5083
è stata bloccata. Purtroppo PD e Verdi, l'hanno riproposta col n. 1020 e pende
in parlamento. Marino più furbo di loro ha tentato di inserire tale “vivisezione
umana” senza tanti complimenti nel testamento biologico.
Inoltre il Decreto per la
compilazione dei DAT, previsto dal provvedimento in esame, sembra un'ironia
considerato che stiamo attendendo dal 1999 (L. 91/99) il Decreto attuativo per
la manifestazione di volontà a favore o contro il prelievo d'organi.
I parlamentari sotto inciucio promettono
un'altra schedatura per i DAT e gli italiani sono capaci di crederci.
Presidente
Nerina Negrello
Giornalisti e Associazioni |