LEGA
NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
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nel 1985
COMUNICATO STAMPA
Anno XXIV n.19
21 Novembre 2008
23 Novembre 2008
XV ANNIVERSARIO DELL'OMICIDIO/ESPIANTO DI PAOLO MONDO
Ad ELUANA hanno imposto la vita in coma per 17 anni
a mio figlio PAOLO hanno imposto la morte cerebrale in poche ore
Hanno abbandonato Paolo per ore
nel corridoio del pronto soccorso dell'Ospedale Maggiore di Trieste e sono state
le carezze di suo padre a scoprire il gonfiore e la ferita alla nuca, sintomo di
un trauma cranico che avrebbe richiesto una terapia immediata. Invece hanno
perso tempo, considerandolo ubriaco, visto che era la notte fra sabato e
domenica. Quindi lo hanno intubato e trasferito al “Cattinara” di Trieste, con
la scusa di una TAC, che non era possibile fare in loco, per poi scoprire che il
vero motivo era metterlo in Rianimazione e procedere con l'espianto.
Mio figlio non è stato curato nelle prime 24 ore per salvarlo, nessuna terapia è
stata eseguita prima della decisione di espiantargli gli organi.
Neanche una radiografia del cranio è stata eseguita, dove si sarebbero viste le
fratture. Non si sa l'ora in cui è stata eseguita la prima TAC necessaria per
una diagnosi e terapia.
Non è stata segnata l'ora in cui è stata fatta la consulenza del neurochirurgo e
non esiste una seconda consulenza, nonostante sia stata richiesta dallo stesso.
E la cosa più terribile è che la dichiarazione di “morte cerebrale” è stata
sentenziata su Paolo curarizzato, cioè paralizzato farmacologicamente e sedato
con più farmaci che impiegano delle ore prima di essere eliminati. Come hanno
potuto quindi valutare la respirazione spontanea di Paolo, addormentato e
paralizzato?
Paolo ed Eluana, due ragazzi il cui destino è stato piegato agli interessi della
medicina incurante della sofferenza imposta a loro e a noi genitori.
Si torni a “scienza e coscienza”, fuori dai protocolli autoritari della Sanità
di Stato, che ci ha diviso d'autorità in cavie: quelli come Eluana per la
sperimentazione sul cervello, quelli come Paolo per il ricambio d'organi.
Fino alla fine dei miei giorni vi ricorderò che mio figlio è stato ucciso con 7
ore di espianto, carpendo a noi genitori, storditi dal dolore, una firma che ci
tormenterà per sempre.
SILVANA MONDO - mamma di Paolo
Consigliera – Lega Nazionale
Contro la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente
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