LEGA
NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
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COMUNICATO STAMPA
Anno XXIV n.16
2 Settembre 2008
CONTRO L'ILLEGALE REMUNERAZIONE
AL "DONATORE" VIVO, SANO E DISINFORMATO
LETTERA APERTA AL SINDACO E ALLA STAMPA
Bergamo 2 Settembre 2008
Al Sindaco e alla Giunta Comunale
di San Giorgio a Cremano (NA)
dott. Domenico Giorgiano
p.c. alla stampa
OGGETTO: Lettera aperta al Sindaco e alla stampa contro l'illegale remunerazione al “donatore” vivo, sano e disinformato.
Dalla stampa del 28/08/08 rileviamo che avete
approvato un contributo di 5.000 euro per agevolare il consenso di un padre a
sottoporsi al prelievo parziale di fegato da trapiantare al figlio di un anno e
mezzo. Quel contributo è stato definito dalla stampa come “sostegno alla causa
di Alessio”, di fatto sostegno al trapianto.
Il trapianto da viventi sani non può essere remunerato, pertanto questo
contributo è illegale anche se viene mimetizzato sotto la voce “sostentamento
della famiglia nei 4 mesi successivi al delicato intervento”; e se le
complicanze superano i 4 mesi?
Compito dei sindaci dovrebbe essere quello di occuparsi di tutti quei servizi
igienici pubblici, in primis ripulire le strade dalle immondizie, che
ridurrebbero la nascita di bambini malformati come Alessio. Lei e la sua Giunta
fareste meglio a non occuparvi di cose che esulano dalle vostre competenze sia
per l'aspetto tecnico che morale ed evitare di produrre ulteriore miseria nella
vostra terra, spingendo i vostri cittadini nelle mani dei macellai trapiantisti.
Il padre del bambino fa l'imbianchino, se non
potrà più praticare la sua professione dopo l'intervento di prelievo, in quanto
menomato, chi “sfamerà” la famiglia? Se morirà come è già successo a Gaetano,
palermitano 39enne morto dopo un mese dall'aver donato da vivo sano parte del
proprio fegato al padre (vedi allegato), noi vi denunceremo per collusione in
omicidio.
Quei 5.000 euro che sono una miseria, ma forse è una cifra per gente di Cremano,
sono a tutti gli effetti una promozione del trapianto, un favoreggiamento ai
trapiantisti nel totale disinteresse per un padre che ha il dovere di restare
valido per sostenere la sua famiglia. Gli è stato detto che rischia l'invalidità
ed anche la morte?
Ricordiamo a lei e alla Giunta che la Legge 483/99 “Norme per consentire il trapianto parziale di fegato” è vincolata alle disposizioni della legge 458/67 “Trapianto del rene tra persone viventi” art. 6 “Qualsiasi pattuizione privata che preveda un compenso in danaro o altra utilità in favore del donatore per indurlo all'atto di disposizione è nulla...”, art. 7 “E' punito con la reclusione...chi ha scopo di lucro svolge opera di mediazione...nella donazione”.
Distinti saluti.
Presidente
Nerina Negrello
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