LEGA
NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E
LA MORTE A CUORE BATTENTE
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nata
nel 1985
COMUNICATO STAMPA
Anno XXIV n.3
12 Febbraio 2008
ESPIANTO/TRAPIANTO
CONTINUA L'OPPOSIZIONE INGLESE
MENTRE IN ITALIA CONTINUA LA CENSURA
Traduzione della Lega
Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente di due
lettere di medici che la stampa italiana asservita alle lobby non avrebbe mai
pubblicato.
The Independent “Letters to the Editor” 23 January 2008
Quanto sono “morti” i donatori di organi?
Gli organi
per trapianto devono essere presi da corpi ancora vivi, corpi ancora perfusi dai
loro cuori che pulsano spontaneamente, corpi tiepidi e così reattivi che possono
essere richiesti farmaci muscolo-paralizzanti per facilitare l'intervento di
espianto.
I proprietari di quei corpi sono stati dichiarati “morti” su basi controverse di
test cerebrali praticati al letto del paziente, una procedura non
sufficientemente sicura da escludere qualsiasi persistente funzione cerebrale e
che non include quei test che potrebbero documentare molta vita in qualche parte
del cervello.
Molti o perfino la più parte di coloro che hanno messo il loro nome nel Registro
dei Donatori di Organi del Servizio Nazionale possono aver offerto i loro organi
per trapianto sull'equivoco generato dalle parole “dopo la mia morte” scritte
sui moduli, intendendo che sarebbero stati morti nel senso comune del termine
prima che la loro offerta fosse messa in atto.
Se è così, essi hanno donato su una premessa falsa e queste offerte/donazioni
non possono essere considerate valide. Se fosse loro stato spiegato che sono
considerati morti sulla base di protocolli di legge (morte cerebrale), per lo
meno avrebbero potuto richiedere un'anestesia generale durante le procedure di
espianto.
Dr. David W. Evans cardiologo consulente, ospedali Papworth a Addenbrooke's,
Cambridge
Daily Teleghaph “Letters to the Editor” 16 January 2008
C'è qualcosa di molto sgradevole nel consenso ottenuto non su base volontaria
Si é già nell'inganno quando
vengono chiamati “morti” dei corpi che sono molto vivi. La scelta non è fra
seppellire o cremare (quando i corpi sono morti nel senso comune) o donare
organi.
Organi vivi devono essere tolti da corpi vivi che sono stati dichiarati morti su
base strumentale.
Nessuno seppellirebbe o cremerebbe un corpo ancora caldo e reattivo, con
circolazione e battito cardiaco spontaneo e una possibile funzione cerebrale
residua. Allo stesso modo non è giusto espiantare organi da una persona che
ancora richiede qualche forma di anestesia per l'operazione di espianto e che
diventa indubitabilmente morta alla fine della procedura.
Queste sono, molto probabilmente, le ragioni per cui più del 45% dei parenti
rifiuta che i loro amati siano trattati in questo modo.
Dr. David Hill anestesista-rianimatore, Huntingdon, Cambridgeshire
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