LEGA
NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E
LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
Anno XXIII n.9
12 Ottobre 2007
ROBBY: UNA FIABA INGANNEVOLE
PER FAR ACCETTARE IL TRAPIANTO
AI BAMBINI DI 5/6 ANNI
I bambini
vogliono sapere e per usare le parole degli autori “vogliono spesso sapere
cosa li attende (e ne hanno il diritto) o cosa hanno vissuto da piccoli, perché
hanno quella cicatrice sulla pancia, perché devono prendere tutti i giorni
quella medicina...”. Diritto che è stato
però tradito e usato per far circolare menzogne sui trapianti nelle
scuole
e nei reparti pediatrici.
Ecco pronta una favola
manipolatoria indorata per far digerire il rospo alle piccole cavie. Ecco il
caso umano traslato nel mondo marino, dove Robby, un cucciolo di delfino con la
pinna malata, riceverà in regalo dall' “amico” squalo la pinna arcobaleno da
trapiantare.
Lavorando sulla simbologia della fiaba lo squalo rappresenta tutto il mondo
dell'espianto. Scelta non fu mai così felice! Un predatore che si finge amico e
regala ciò che non è suo, ma che ha “prelevato”, scassinando, da un forziere in
un relitto in fondo al mare. L'espiantato è il forziere? Certo non è lo squalo,
che al termine della fiaba “se ne sta al sole a bere succo di anemone con i
suoi amici”.
Ovviamente la pinna da trapiantare è più bella di quella naturale, lo squalo gli ha scritto che in lei brilla “la luce di tutti i tramonti e di tutte le stelle” ed è morbida da sempre. Quindi Robby è felice di poter sostituire la sua con la pinna arcobaleno. Nello stesso modo il cucciolo d'uomo ingannato potrebbe per emulazione accettare il trapianto; con ciò genitori e medici si scaricherebbero la coscienza dalla responsabilità di avere imposto un calvario di medicine, controlli e sofferenze.
Agli adulti si fa credere che gli
organi per trapianto provengano dai cadaveri (FALSO) e ai bambini si dice che
l'organo (la pinna arcobaleno) viene trovato in un forziere. A nessuno viene
detta la verità: ogni trapianto richiede un espianto da un vivo che ha perso la
coscienza a cui è stata imposta per legge la morte cerebrale. Ma i trapiantisti
diranno che il fine giustifica i mezzi.
I bambini sono piccoli, ma non sono stupidi e nella loro semplicità sarebbero i
primi, conoscendo la verità, a non accettare il trapianto, altrimenti perché
costruire questa fiaba plagiatrice!
Prodotto da tre donne zelanti, sotto l'egemonia dei trapiantisti (Edizioni San Paolo), la fiaba è stata dedicata ai 300* bambini trapiantati di fegato presso gli Ospedali Riuniti di Bergamo dal 1997 ad oggi (progetto esteso al trapianto di polmoni, intestino e multiviscerale), ma non si dice quanti di loro sono ancora vivi, e come al solito neanche un pensiero a tutti i bambini espiantati a cuore battente, i cui organi nella narrazione sono stati equiparati alla “batteria nuova usata per aggiustare l'auto di papà”.
In Italia si espiantano e trapiantano i neonati e si toglie la patria podestà ai genitori che si ribellano (v. comunicati stampa del 18/01/98 e 28/12/04); in altri Paesi i bambini non vengono usati così massicciamente come cavie e in Giappone è vietato il trapianto prima dei 6 anni e l'espianto prima dei 16 anni.
Comitato Giovani
Presidente
Nerina Negrello
*L'Eco di Bergamo del 16/10/2007 comunica che dal '97 sono stati trapiantati 678 fegati di cui 370 pediatrici.
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