LEGA
NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E
LA MORTE A CUORE BATTENTE
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nata
nel 1985
COMUNICATO STAMPA
Anno XXIII n.7
20 Luglio 2007
SPOT RAI SULLA DONAZIONE
PER PLAGIARE I BAMBINI
Sotto il patrocinio Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministero della
Salute
Uno spot di 30 secondi, 10 volte
al giorno, sulle tre reti Rai statali, fino ad ottobre per convincere i bambini
a donare gli organi. Tutto ben calcolato, proprio nel momento in cui i bambini
sono a casa da scuola.
Una specie di augurio di morte a bambini di 8/14 anni portato da Prodi
(Presidente del Consiglio) e dalla Turco (Ministro della Salute) sotto l'egida
delle lobby trapiantistiche.
Forse Prodi/Turco pensano di
essere i padroni della fattoria degli animali di Orwelliana memoria e quindi
trattano i cuccioli d'uomo come animali di riserva da plagiare lentamente con la
“pubblicità progresso”.
Ai fini della coerenza, Prodi/Turco hanno ancora due reni? (Lo sanno che possono
donarne uno da vivi coscienti?) Hanno ancora il fegato intero? (Lo sanno che
possono donare parte del fegato?) Hanno donato il midollo? Il sangue? Ma si sa i
politici parlano “bene” ma razzolano male. Per loro l'integrità e all'occorrenza
il trapianto, per gli altri la donazione e l'espianto.
Quindi i bambini, sin da piccoli,
si devono identificare con un aeroplanino senz'anima, i cui pezzi quando si
rompe vanno usati.
Bisogna prepararli ad essere
intercambiabili, senza valore intrinseco, materia. Solo così li puoi rendere
cavie al servizio dell'economia e della ricerca.
Lo spot: Un bambino perde il controllo del suo aeroplano radiocomandato che si
schianta al suolo, la voce di un adulto dice “non si aggiusta più”, il piccolo
alza gli occhi al cielo come ispirato, porta l'ala integra all'altro bambino che
ha un aeroplanino senz'ala e un adulto lo lancia nel cielo dicendo “così vola”.
Fuori campo una voce: “Rimetti in moto la vita - la donazione degli organi è un
gesto di solidarietà”.
Un individuo a cui è stata imposta per legge una dichiarazione di cosiddetta "morte cerebrale" a cuore battente non è una macchina rotta che non si può più aggiustare ma una persona che ha perso la coscienza, a cui lo Stato dovrebbe sempre garantire i diritti umani, civili e costituzionali, primo tra tutti il diritto all'integrità e alle cure mediche che invece ormai sembra siano elargite sulla base della classe sociale.
Questa pubblicità etichettata come
“pubblicità progresso” ci offende tutti, e ancora una volta sottolinea la
precisa volontà istituzionale di censura in materia al fine di incrementare
consensi agli espianti basati sulla disinformazione.
Comitato Giovani
Presidente
Nerina Negrello
Giornalisti e Associazioni |