LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI

E LA MORTE A CUORE BATTENTE

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COMUNICATO STAMPA
Anno XXII n.1
27 gennaio 2006
 

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DIFFIDA
AL MINISTRO DELLA SALUTE
per l'attuazione della L.91/99 artt. 4, 5, 7
Norme sulla dichiarazione di volontà in ordine alla donazione di organi e tessuti

 

18 cartelle per far capire al Ministro della Salute l'urgenza irrinunciabile di emanare il decreto attuativo della legge 91 del 1° aprile 99, artt. 4, 5 e 7, nota come legge del “silenzio-assenso informato” per la dichiarazione di volontà in ordine alla donazione. Decorsi infruttuosamente 90 giorni dall'atto di diffida la Lega Nazionale intimante agirà in via giudiziale ricorrendo al Tar per la tutela degli interessi di cui è portatrice.
 
La disciplina temporanea dettata dal Ministro Rosy Bindi con Decreto 8 aprile 2000, procedura non prevista dalla legge, anzi contro la norma e lo spirito della Legge 91/99, va a sovrapporsi alle Disposizioni transitorie ancora in atto, rafforzando quel comma che esclude i parenti dal diritto di opposizione all'espianto ogniqualvolta si trovi in tasca del traumatizzato un tesserino di donazione di qualsiasi foggia, funzionale anche agli espiantatori che devono verbalizzare la fonte da cui hanno ricavato che si tratta di un donatore
 
Il Decreto 8 aprile ha liberalizzato la raccolta dei SI alla donazione togliendo perfino le disposizioni sanzionatorie. Ecco alcuni espedienti:
 
- il “Tesserino blu” diffuso con i certificati referendari del 21 maggio 2000, che offre spazio a facili contraffazioni presso gli ospedali ogni qualvolta si voglia superare il veto dei familiari;
 
- “le tessere diffuse dalle associazioni per la donazione e dalle associazioni di volontariato o di pazienti”;
 
- i moduli prestampati intestati Ministero della Sanità, resi disponibili ovunque, cioè presso le Asl locali e territoriali, gli ospedali, gli ambulatori dei medici di medicina generale: con una crocetta -da analfabeta- sul SI (che non è una dichiarazione autografa come richiesto dalla legge) sei subito donatore, mentre quella sul NO non dà nessuna garanzia. Le revoche, una presa in giro!
 
Le dichiarazioni di volontà “volanti” improvvisate e disinformate vengono poi convogliate alle Asl locali e da queste al Centro Nazionale Trapianti (CNT) e alla rete interregionale senza possibilità di verifiche. Ciò espone i cittadini ad abusi ed inganni, favorendo schedature sovrapposte che contravvengono anche al Decreto legislativo sulla privacy (n.196/03) ed esponendo i NON DONATORI, nonché i SILENTI e gli stessi soggetti FAVOREVOLI a gravissimi rischi di violazione dei diritti sanciti dalla legge, artt. 4, 5, 7 nonché dei diritti umani, civili e costituzionali.
 
Nonostante in data 10 marzo 2004 la Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente abbia inviato diffida a tutte le Asl, a causa di queste schedature illegali fatte in assenza del Decreto attuativo, il Direttore del CNT Nanni Costa sollecita le dichiarazioni presso le Asl e ribadisce che “qualsiasi nota scritta è considerata valida”, vera o falsa che sia. Obiettivo del CNT è “raggiungere in Italia 30 'donatori' per milione di abitanti” dimostrando che l'obiettivo è il procacciamento di organi e non il corretto rilevamento delle manifestazioni di volontà.
 
L'attuazione della L. 91/99 porrebbe fine anche alle numerose violazioni da parte degli ospedali, una per tutte quella di chiedere la firma illegale di donazione ai parenti, che per legge possono solo presentare opposizione.
 
La Lega Nazionale, che ha sempre osteggiato il “silenzio-assenso”, si trova obbligata ad intimare al Ministro l'emanazione del decreto attuativo della L.91/99, sperando che la legalità possa mettere definitivamente ordine alla caotica realtà e “chiudere” quel vaso di Pandora che è il Decreto Temporaneo 8 aprile 2000.
 
Presidente
Nerina Negrello

 

 


 

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Fonte:
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