LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XVII - n. 21
08 Ottobre 2001

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S. F.
11 VIOLENZE
(incidente nella notte fra sabato e domenica 30 settembre - ore 2 circa)
NON DONATORE espiantato illegalmente della mano e degli organi senza il suo consenso

 

1° violenza: il suo corpo è stato trasportato dall'ospedale di Erba subito a quello di Lecco dove si fanno gli espianti, su direttiva dei protocolli utilitaristici per la promozione dei trapianti.

2° violenza: è stato considerato in "morte cerebrale" e segnalato al NITp (Nord Italia Transplant) a poche ore dall'incidente: un tempo irrisorio per una seria diagnosi, prognosi e cura.

3° violenza: gli hanno imposto la dichiarazione di "morte cerebrale", quella finta morte basata sui protocolli di Stato, che serve ai chirurghi per procacciarsi organi, senza rischi legali.

4° violenza: è stato considerato un donatore d'organi senza che avesse personalmente donato.

5° violenza: i suoi familiari non sono stati informati dai medici che l'espianto di mano e degli organi si effettua a cuore autonomamente battente, mentre circola il sangue. Quindi privati della verità.

6° violenza: i familiari fuorviati, pare abbiano autorizzato l'espianto. Sarà vero? Ma sarebbe solo arbitrio: i familiari non possono donare. Infatti la legge non autorizza i congiunti a donare organi di un parente, permette loro solo l'eventuale opposizione scritta (art. 23 L. 91/99).

7° violenza: la malainformazione della stampa. I giornalisti hanno scritto:
"L'operaio muore travolto"; "E' morto sul colpo"; "Lanzetta opera il cadavere di F. S.r"; "Traumi gravi che verso le 13 hanno spento il suo cuore"; "Per 12 ore ha lottato, poi è arrivato il decesso".
E' palese l'ignoranza oppure, peggio, l'intenzione di far credere alla gente che si espianti da cadavere. Non è cadavere la persona da cui si espianta la mano, il cuore, il fegato, i polmoni, i reni... al contrario quel corpo è vivo e pulsante. Non è cadavere neppure per la legge. (Circ. 24 DPR 285/90).

8° violenza: è stato vivisezionato per due ore con l'espianto della mano e mantenuto vivo per procedere successivamente, durante la notte fra domenica e lunedì, all'espianto degli organi pulsanti.

9° violenza: gli hanno somministrato farmaci muscoloparalizzanti col fine di agire indisturbati e bloccare le reazioni alla sofferenza prodotte dagli atti chirurgici d'espianto.
A "Telecamere" di Rai 3, la notte di domenica, il Prof. Fassati dichiarava che dopo l'asportazione della mano sarebbe passato anche lui a "prendere il fegato, con la sua valigetta da pic-nic, che è preziosa". Ciò dimostrando che la mano è stata presa a cuore battente e che il cuore ha mantenuto il circolo sanguigno fino al momento in cui si sono presentati gli altri predatori, quelli degli organi.

Violenza sul trapiantato: il trapiantato, operaio, era un monco sano. Ora, sottoposto a 13 ore di trapianto e a farmaci antirigetto giornalieri, verrà ridotto ad un malato cronico immunosoppresso e quindi ad alto rischio di Aids e di tumore. Si guarderà ogni giorno la mano livida di un morto ammazzato, sempre che non se la faccia amputare per disperazione, come fece l'australiano Clint Hallam.

Illegalità nei trapianti: la legge 91 del '99 prevedeva un Decreto del Ministro entro 90 giorni che desse le direttive per la concessione delle autorizzazioni al trapianto. A distanza di 3 anni questo Decreto non è stato emesso. Ciò nonostante il Ministero ha concesso numerosissime libere autorizzazioni al trapianto, compresa quella, del tutto sperimentale, della mano. Questa diffusa illegalità ci dimostra che si disattendono le leggi, le stesse leggi che la lobby sanitaria-trapiantistica ha imposto tramite il Parlamento.

Nerina Negrello
Presidente

 

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Fonte:
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