LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XVI - n. 27
21 Novembre 2000

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BSE, TSE, CJD
ENCEFALOPATIE SPONGIFORMI TRASMISSIBILI

NON SOLO LE CARNI INFETTE
ANCHE FONTI DI TRASMISSIONE IATROGENA:
CURE ORMONALI, TRASFUSIONI DI SANGUE, TRAPIANTO DI ORGANI, VACCINI

Si sta scaricando sulle mucche pazze francesi e inglesi la totale responsabilità della diffusione del morbo di Creutzfeld-Jakob (CJD), encefalopatia spongiforme che colpisce l' uomo, simile al BSE che colpisce i bovini e al TSE d' altri animali.

Per certo il consumo di carni e di prodotti infetti di origine bovina, ovina, caprina nonché di altri animali trasmettono la malattia all'uomo. Lo dimostrano con chiara evidenza le ultime ricerche ('99) guidate da Stanley B. Prusiner, premio Nobel per la scoperta del ruolo dei "prioni" nelle encefalopatie spongiformi (CJD, BSE, TSE), confermando che non c' è nessuna barriera di specie.

Si nascondono però altre fonti responsabili della diffusione del morbo di Creutzfeldt-Jakob classico: per esempio l'uso di farmaci prodotti con le ipofisi prelevate dai cervelli di cadaveri umani per trattamenti della sterilità femminile e per trattamenti della crescita su bambini affetti da nanismo (Italia L. 644/75...). Le autorità inglesi e australiane invitarono, già dal '93, i cittadini così trattati a sottoporsi ad un controllo per eventuali indennizzi, ma le autorità italiane hanno fatto scivolare tale responsabilità nel silenzio.

Fonti di trasmissione per cause iatrogene e non alimentari sono, oltre ai farmaci di derivazione organica, le trasfusioni di sangue, il trapianto di organi/tessuti e i vaccini, mentre pare coerente la tesi di trasmissione materno/fetale.

E' noto che attualmente non esiste alcun test diagnostico precoce che permette, in vita, di discernere i capi bovini colpiti da BSE o da TSE (encefalopatie spongiformi trasmissibili - D.M. 29.9.00) da quelli sani e neppure di riconoscere gli umani colpiti da CJD classica, o di nuova versione, da quelli sani. L' incubazione di tali morbi va da 3 ai 40 anni, tempi che fanno sorgere il sospetto che, potenzialmente, molte persone siano infette/infettanti anche senza sintomi.

Quanto sopra era conosciuto già dal '67 e forse prima, ma non era tenuto in considerazione dai cosiddetti competenti della sanità. Evidentemente le pressioni lobbistiche erano più forti del buon senso.
Sui problemi derivanti da una medicina impostata sulla invasiva e violenta promiscuità di liquidi, sangue, tessuti, organi e farmaci di derivazione organica si dovrebbe aprire un dibattito per scongiurare la globalizzazione delle malattie di tipo epidemico.
Si profila un nuovo mercato sulla paura: i test di diagnosi precoce, senza la rimozione delle cause della malattia.

Nerina Negrello
Presidente
Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente- Bergamo-

Vedi nostri Comunicati Stampa
del 29.3.1996 e del 17.11.2000

 

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