LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XVI - n. 23
16 Ottobre 2000

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PRESENTATO RICORSO IN CASSAZIONE
DA NERINA NEGRELLO-Presidente-Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi

AVVERSO SENTENZA DELLA II SEZ. PENALE DEL TRIBUNALE DI BERGAMO
di condanna a L. 1.000.000 perchè offendeva la reputazione dell'Aido
e della Presidente Nazionale Aido Dr. Enza Palermo

 

La sentenza del Tribunale di Bergamo premetteva che: "L'Aido è una associazione privata che non riconosce, fra i propri scopi statutari, quello di informare gli associati, e tantomeno, il pubblico, in ordine alle norme di legge, che per definizione, si intendono conosciute e conoscibili dai cittadini...".

Quindi la II Sez. Penale del Tribunale di Bergamo aveva condannato alla multa di L. 1.000.000 Nerina Negrello, presidente della Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente, per avere scritto su un volantino di 50 righe che: "L'Aido da oltre 20 anni diffonde malainformazione e inganna le persone di buona fede...".
Infatti l' Aido dal '73 afferma che l' espianto di organi avviene dopo la morte e omette di precisare che l' operazione avviene su persona a cuore battente e sangue circolante: un vivo che ha perso la coscienza.

Nonostante la pena sia stata mitigata dalla applicazione delle circostanze attenuanti generiche e particolari concesse quando viene riconosciuto che la persona "ha agito per motivi di particolare valore morale e sociale", la sottoscritta, difesa dall'Avv. Stefano Tessa del Foro di Torino, ha presentato RICORSO IN CASSAZIONE.

IL RICORSO IN CASSAZIONE verte obbligatoriamente su motivi prettamente giuridici e non di merito, principalmente i seguenti:

1) Nullità della sentenza impugnata per mancanza e manifesta illogicità della motivazione in ordine alla mancata ammissione delle prove documentarie e di testimoni.

2) Nullità della sentenza impugnata per erronea applicazione della legge penale e segnatamente per il mancato riconoscimento dell'esercizio del diritto di critica sancito dall'art. 21 della Costituzione sui temi di interesse collettivo.

Infatti Negrello, in qualità di Presidente della Lega Antipredazione, aveva il diritto/dovere di presentare argomentazioni provate e verificabili sulle gravi omissioni e rapporti di forza dell'Aido, tanto più che la Lega Nazionale Contro la Predazione ha come fine statutario "...il compito di informare i cittadini sulle leggi dei trapianti, modi e tempi dell'espianto...".
 

Nerina Negrello
Presidente

 

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Fonte:
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