LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E
LA MORTE A CUORE BATTENTE
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nel 1985
COMUNICATO STAMPA
09 Giugno 2000
TRIBUNALE DI BERGAMO
AIDO NAZIONALE - PRESIDENTE DR.A ENZA PALERMO
CONTRO
NERINA NEGRELLO PRESIDENTE LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
SENTENZA 8.6.2000
A seguito di un volantino diffuso nel '95 dove fra
l'altro si affermava che l' Aido nasconde troppe determinanti informazioni, in
particolare che l' espianto avviene su persone a cuore battente e sangue
circolante, l' Aido denunciava Nerina Negrello per diffamazione.
Nello specifico il capo d' imputazione era:
"Da vent'anni l'Aido diffonde malainformazione e
inganna le persone di buonafede... Quindi l'Aido è messaggera di morte e non di
vita. E' una lobby politico-economica di copertura dell'industria trapiantistica.
Usa il voto di scambio per ottenere leggi infami per il procacciamento di
organi...".
Per quanto attiene il penale, la Presidente
Negrello è stata condannata dalla II sez. penale del Tribunale di Bergamo alla
sola pena pecuniaria di lire un milione. Degna di nota l'applicazione delle
circostanze attenuanti generiche e soprattutto della circostanza attenuante di
cui all'art. 62 c.1 del Codice Penale che è concessa quando viene riconosciuto
che la persona "ha agito per motivi di particolare valore morale o sociale".
Peraltro ci si poteva aspettare una sentenza "più coraggiosa", in quanto le
espressioni contenute nel volantino rientrano nel legittimo esercizio del
diritto di critica sancito dall'art. 21 della Costituzione.
Ci si riserva di commentare la sentenza solo dopo aver conosciuto le
motivazioni e si preannuncia comunque ricorso in Cassazione.
La Dr.a Enza Palermo non si è presentata al dibattimento nè il giorno 6 giugno, nè il giorno 8 (conclusivo), delegando a rappresentarla il trapiantato Leonida Pozzi, rappresentante locale dell'Aido, ma non accolto dal collegio giudicante, al solo scopo di ridurre il dibattito nazionale a livello locale, di spegnerlo, ancora una volta, privando gli italiani della conoscenza dei fatti che li coinvolgono.
Per quanto attiene l' aspetto civilistico, l' Aido chiedeva riparazione pecuniaria di 100 milioni, ma il collegio giudicante ha stabilito 10 milioni più le spese. Si ricorre comunque in Cassazione.
Nerina Negrello è stata difesa dall'Avv. Stefano Tessa del Foro di Torino, ausiliato dallo studio dell'Avv. Nunzia Coppola Lodi del Foro di Bergamo.
P.S. Ringraziamo i testimoni del processo che hanno dedicato il loro tempo e soldi per documentare la verità di quanto afferma la "Lega Contro la Predazione" e coloro che sono venuti a darci assistenza morale.
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