LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 (inoltrato all'ANSA e pubblicato)
09 Dicembre 1998

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NIHON UNIVERSITY - GIAPPONE
NEUROCHIRURGHI SALVANO DALLA “MORTE CEREBRALE”
CON IPOTERMIA CEREBRALE CONTROLLATA
SU TRAUMI CRANICI E ISCHEMIE CEREBRALI

SCONFITTA LA MORTE CEREBRALE
FERMARE IL SILENZIO-ASSENSO

 

La “Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente – Bergamo”, con entusiasmo informa che neurochirurghi del Dipartimento di Medicina d'urgenza dell'Ospedale della NIHON UNIVERSITY hanno applicato il trattamento dell'ipotermia cerebrale controllata (computer controlled), con mantenimento di adeguata pressione endocranica, per curare 20 casi di ematoma subdurale acuto associato a danno cerebrale diffuso e 12 casi di ischemia cerebrale globale provocata da arresto cardiaco della durata da 30 a 47 minuti.

I pazienti inizialmente si trovavano in stato di coma cosiddetto depassé valutato tra 3 e 4 GCS (Glasogw Coma Scale) e presentavano dilatazione bilaterale delle pupille e perdita del riflesso alla luce. Non è stato applicato il test dell'apnea (sospensione della ventilazione) in quanto è noto che provoca danno cerebrale.

14 dei 20 pazienti del primo gruppo e 6 dei 12 pazienti del secondo sono tornati a normale vita quotidiana, con pieno ristabilimento delle capacità di comunicazione verbale, tranne che in un caso. (Hayashi N. Brain hypothermia therapy. Jpn Med J No 3767, July 6, 1996, 21-27. Jpn Heart J Septmber 1997, vol. 38, No 5, Difetti di logica nei proponenti il trapianto cardiaco, Prof. Emeritus Med. Yoshio Watanabe M.D., Fujita Health Univ.)

Ciò implica un chiaro spostamento del punto di non ritorno.
Una dichiarazione affrettata di cosiddetta “morte cerebrale” senza che sia stata tentata tale terapia potrebbe ben costituire omicidio o, come minimo, premeditata omissione di soccorso e “malpractice”.

CHIEDIAMO AL MINISTRO DELLA SANITA', Rosy Bindi, di imporre per legge, nei protocolli di cura dei traumatizzati cranici ed ischemici cerebrali, tale terapia come condizione irrinunciabile prima di considerare il malato irrecuperabile o in “morte cerebrale”, per fugare il diffuso sospetto che i comatosi ventilati siano privati delle cure e messi a morte per soddisfare la richiesta di organi per trapianti.

INVITIAMO IL PRESIDENTE DELLA CAMERA a sospendere la votazione della PDL del SILENZIO-ASSENSO al prelievo in atto all'AULA, e invece introdurre l'OBIEZIONE DI COSCIENZA per medici e cittadini oppositori della morte cerebrale a cuore battente.

Nerina Negrello
Presidente

 

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Fonte:
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