LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
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COMUNICATO STAMPA
29 Marzo
1996

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A DIFFONDERE IL MORBO DI CREUTZFELDT-JAKOB
SONO LE VACCHE PAZZE O LE IPOFISI DEI CADAVERI UMANI NEI FARMACI?

Le Autorità sanitarie italiane non scarichino sulle vacche pazze inglesi la totale responsabilità della diffusione del morbo di Creutzfeldt-jakob (encefalopatia spongiforme che colpisce l'uomo, simile al BSE che colpisce i bovini).

In Italia fino al 1993 le morti sospette per morbo di Creutzfeldt-jakob sono state 112 per dichiarazione dell'Istituto Superiore della Sanità e 105 negli ultimi 3 anni, a detta del Ministro Guzzanti (RAI 3). Presumibilmente molti di più gli ammalati.

I cittadini devono sapere che a livello scientifico internazionale è stato denunciato il grave, serio sospetto di correlazione tra l'uso di farmaci prodotti con le ipofisi prelevate dai cervelli di cadaveri umani e questa grave malattia che rende il cervello una spugna.
Scaricare sulle carni bovine inglesi la responsabilità del morbo di Creutzfeldt-jakob è deviante e, quindi, gravemente dannoso per la salute pubblica.

Considerato che la malattia di Creutzfeldt-jakob si manifesta nell'arco di 25 anni, paiono a noi più serie le Autorità inglesi (e anche quelle australiane) che già nel 1993 invitavano le donne che avessero usufruito di trattamenti ormonali nell'arco degli ultimi 30 anni (nel tentativo di curare disfunzioni delle ovaie che le rendevano sterili) a mettersi in contatto con il Ministero della Sanità.
Lo stesso invito fu rivolto ai circa 2.000 genitori inglesi i cui figli furono sottoposti a trattamenti per la crescita quando erano bambini. Ciò al fine di eventuali indennizzi.
PERCHE' LE AUTORITA' SANITARIE ITALIANE HANNO INVECE TACIUTO?

Quando incominciò in Italia il prelievo e l'uso delle ipofisi di cadavere umano per la produzione di farmaci? La regolamentazione risale al 1975: Legge 644 artt. 2, 15, 16, 17, tuttora vigente.
Il prelievo delle ipofisi da cadavere umano si effettua routinariamente in tutti gli ospedali ed istituti universitari, senza previa autorizzazione della persona o della famiglia. E' un prelievo autoritario.
Fa incetta di queste ipofisi umane (provenienti anche dall'estero) l'Istituto Superiore della Sanità (ISS) che sovrintende alla lavorazione e produzione di estratti ipofisari iniettabili che distribuisce agli ospedali ed istituti universitari per la sperimentazione/cura del nanismo e della sterilità femminile.

Si ritiene che i genitori di bambini così trattati e le donne sterili non siano mai stati informati della turpe provenienza di questi farmaci sperimentali e del connesso rischio di malattia. Un cannibalismo forzato ed orrendo.

Le vacche pazze inglesi non serviranno, per caso, a coprire le responsabilità delle autorità sanitarie che hanno inoculato donne e bambini con estratti di cadaveri umani facendo rischiare il morbo?

Consiglio Direttivo
Presidente
Nerina Negrello

 

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