CHI SIAMO

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La Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente (associazione apartitica, senza fini di lucro) nasce in opposizione al primo espianto/trapianto di cuore italiano eseguito nel novembre dell'85. Sacrificarono un ragazzo di 17 anni - Francesco Busnello di Treviso - che non aveva donato, ma fu donato dopo pressione dei medici sui familiari sconvolti. Ricordiamo ancora il grido della madre ”Ditemi che non ho sbagliato”.
Si costituì a Bergamo su promozione dell'AEDfemminismo -Associazione Educazione Demografica- gruppo di donne critiche che dal '70 lottano contro la medicalizzazione della vita, a danno del corpo e della mente delle donne.

Si è subito sviluppata nella condivisione di associazioni culturali eterogenee e soprattutto per l'aggregazione spontanea di cittadini accorti che cercavano informazioni chiare e difesa organizzata.

La Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente persegue una puntuale battaglia culturale e politica di opposizione al progetto di uso e sfruttamento dei corpi e combatte il pensiero unico che favorisce la disumanizzazione.
Nostro principale compito è diffondere l'informazione corretta in ambito scientifico, legislativo, giuridico, pubblicistico e di tutela presso i cittadini frastornati dalla propaganda menzognera delle istituzioni, dei mass media e delle associazioni interessate al procacciamento degli organi.

Vogliamo che i cittadini siano informati che l'espianto di organi (cuore, polmoni, fegato, reni ecc.) avviene su persona in coma, sotto ventilazione, a cuore autonomamente battente e sangue circolante e non su un cadavere come fraudolentemente vogliono far credere: procedure da sempre nascoste alla popolazione a causa di una pesante censura governativa ed istituzionale
Vogliamo che il cittadino sappia che l'art. 1 della L. 578/93 ridefinisce il concetto di Morte per imporre la cosiddetta “morte cerebrale” a cuore battente per fini utilitaristici di trapianto e così recita: “la morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo”. Tutto il mondo medico però è consapevole che si conosce a malapena il 10% della biochimica e delle funzioni del cervello, e comunque non esiste alcun test, anche tra i più tecnologicamente avanzati (peraltro in Italia non contemplati) che possa stabilire la morte del cervello in un momento che precede lo spontaneo definitivo arresto cardio-circolatorio e respiratorio, costatato e verificato per un tempo ben protratto.

Quindi vogliamo che sia abrogata la L. 578/93 e l'assurdo concetto di “morte cerebrale”, e che tale morte cerebrale non sia imposta, riconoscendo il diritto di opposizione del malato e l'obiezione di coscienza per i medici; che esista un registro solo per i “donatori” (lasciando in pace gli altri); che non si spenga d'autorità la ventilazione e la vita ai non-donatori impedendo consulti di medici di fiducia ed il controllo dei familiari; che le associazioni pro-morte-cerebrale e pro-donazione non entrino nelle scuole ad indottrinare bambini e adolescenti così che diventino vittime collaboranti. In sintesi che si ponga fine al business istituzionale degli espianti-trapianti.

Diffondiamo la Carta-Vita/Dichiarazione Autografa di opposizione all'espianto, possibilità prevista dalle Disposizioni Transitorie art. 23, giacché il Decreto Attuativo per la dichiarazione di volontà dei cittadini previsto dalla Legge 91/1999 artt. 4 e 5, detta del Silenzio-Assenso, non è stato ancora emesso dopo 19 anni (difatti non sono attuativi i Decreti Bindi 18/4/2000 e Turco 11/3/2008). In questo “limbo” sotto l'egida del Centro Nazionale Trapianti sono proliferati abusi di ogni sorta come abbiamo denunciato al Tar del Lazio (nostro sito Comunicato 11.5.2007)

Denunciamo che dal 2008, contro legge, in alcuni ospedali si praticano prelievi d'organo a cuore non battente ma cervello vivo (Non Heart Beating Donor NHBD) per aumentare la disponibilità di organi su imitazione di altri Stati criminali. L'invasiva preparazione all'espianto inizia dopo 1–5 minuti dall'arresto cardiaco, quando non lo precede, e prima della dichiarazione di “morte cardiaca” che prevede 20 minuti di elettrocardiogramma (ECG). Non si tenta la rianimazione, ma per mantenere gli organi viene praticata la circolazione extra-corporea (ECMO) non a fini di cura, ostacolando l'afflusso di sangue ossigenato al cervello per provocare un crash.

Incombe dal 2005, da noi combattuta, una spaventosa proposta di legge per la “donazione del corpo post-mortem” (cerebrale) per introdurre la sperimentazione in vivo sugli umani, cioè esercitazioni chirurgiche, chimiche e radiologiche sulle persone che hanno perso la coscienza, dichiarate in morte cerebrale d'autorità ed usate per due anni negli ospedali e nelle università. Una tortura da fermare.

In ambito scientifico abbiamo diffuso gli elaborati del Comitato medico-scientifico in primis il documento del Prof. Dr. Massimo Bondì, patologo e chirurgo generale, già presidente del Comitato Medico: “J'ACCUSE CONTRO LA MORTE CEREBRALE A CUORE BATTENTE – La volontà di salvare gli organi ad ogni costo elimina la volontà di salvare il paziente ad ogni costo; abbiamo reperito, tradotto e diffuso documentazione internazionale di Università e scienziati critici per rendere noto che la scienza non conosce “tutte” le funzioni dell'encefalo e nemmeno conosce “tutto” delle funzioni, poche, che ritiene di conoscere e che nel cosiddetto “morto cerebrale” molte delle poche funzioni dell'encefalo conosciute permangono (“Rethinking Brain Death” Critical Care Medicine, 92 Dr. R. Truog e J. Fackler, Harvard School da noi tradotto) e quindi i pazienti oggi diagnosticati in “morte cerebrale” non soddisfano il requisito base della “... cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo”, definizione ascientifica adottata dalla legge italiana (L. 578/93).
Importantissima la traduzione e diffusione del documento della Nihon University “Terapia della Ipotermia cerebrale controllata” con la quale neurochirurghi giapponesi hanno salvato 14 pazienti su 20 con ematoma subdurale acuto associato a danno cerebrale diffuso e 6 su 12 con ischemia cerebrale globale da arresto cardiaco da 30 a 47 minuti (Yoshio Watanabe MD 1997 – Hayashi N. MD 1996). Ma in Italia l'ipotermia cerebrale controllata non procede. E altri.

In ambito legislativo abbiamo svegliato l'attenzione sull'operazione statale affaristica degli espianti trapianti che cercava di passare inosservata nel 1985, e a tal fine organizzammo un Convegno Nazionale il 5 luglio 1986 al Teatro Donizetti di Bergamo intitolato “Espianto d'organi umani obbligatorio - NO al DDL 3068 - Siamo cittadini cavie? onorato dal famoso articolo di Guido Ceronetti “Non sarò mai un donatore presunto” che termina con “... che si gridi che si gridi ancora”.
Abbiamo bloccato per 8 anni l'emanazione della legge della “morte cerebrale” e per 14 anni la legge del cosiddetto silenzio-assenso nonché varie altre proposte di legge ingannevoli. Ora lottiamo per l'abrogazione di queste leggi infami e nell'immediato per neutralizzarle suggerendo accorti comportamenti ai cittadini.

In ambito parlamentare abbiamo ottenuto per il ns Comitato medico-scientifico quattro audizioni in Commissione Affari Sociali: il 29.10.1992 (1) sulla ridefinizione di morte con la presenza anche di esponenti dell'opposizione inglesi; il 14.1.1998 (2) audizione per bloccare la PDL del cosiddetto silenzio-assenso, promozione trapianti, organizzazione, finanziamenti, export-import; poi purtroppo andata in porto con Legge 91/99; il 14.7.2005 (3) audizione sulla PDL 5083 per bloccare l'utilizzo dei cosiddetti “morti cerebrali” per esercitazioni chirurgiche chimiche e radiologiche; il 13.4.2011 (4) ulteriore audizione contro la PDL C.746 che ripresenta per la terza volta la proposta di uso del corpo (a cuore battente e sangue circolante) per un anno nelle università e negli ospedali per esercitazioni chirurgiche chimiche e radiologiche.
Di rilievo già il 4 aprile 1989 il documento critico presentato al parlamento, a nostro nome, dal cardiologo David Evans in risposta alla tesi sulla ridefinizione di morte sostenuta dal Dr. Lamb in audizione alla Camera dei Deputati. Inoltre i nostri comunicati stampa sono sistematicamente trasmessi a tutti i parlamentari di Camera e Senato.

In ambito giuridico abbiamo sostenuto le famiglie che hanno avuto la forza e la dignità di denunciare. Vedi ns sito sezione casi principali. Basterà ricordare il caso di Pietro Tarantino, espiantato nonostante l'opposizione della famiglia, un procedimento che è durato 17 anni nonostante sia stato ampiamente documentato che la diagnosi era stata inventata di sana pianta. E il caso di Rocco Barlabà, procedimento che è durato 19 anni per il quale siamo ricorsi anche alla CEDU (Corte Europea per i Diritti dell'Uomo) per il diritto di critica, bellamente tradito dalla natura dittatoriale dell'Europa (vedi sezione Casi Principali di questo sito). Abbiamo subito denunce dall'Aido per aver pubblicato che fa malainformazione e dall'AVIS per il comunicato stampa “La scuola non è più luogo protetto-(e)mungere sangue agli studenti per trapianti non è bello”. Tale comunicato stampa è stato posto sotto sequestro e oggetto di tre procedimenti dal 2006 al 2017 (vedi Prima Pagina del nostro sito). Eccetera.

In ambito pubblicistico diffondiamo circa 2/3 comunicati stampa al mese via mail e fax a tutta la stampa nazionale e mass media per cui possiamo ben affermare che stampa e televisione di regime praticano la censura nel totale asservimento agli interessi dell'industria trapiantistica di Stato. Contiamo quindi sul passaparola, sul volantinaggio diretto ai cittadini e nelle scuole (nel nostro sito, volantino in più lingue); sull'aggiornamento dei soci e dei destinatari della nostra mailing-list e social network, nonché sulle conferenze. Importante l'invio di corposi dossier agli Organi nazionali e internazionali laici e religiosi.

In ambito organizzativo e di tutela disponiamo di una sede-consultorio aperto dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, Consiglio direttivo, Comitato medico-scientifico, comitati spontanei provinciali, Posta elettronica: lega.nazionale@antipredazione.org, Sito internet, Carta-Vita d'opposizione per i Soci e Carta-Vita libera on line (sezione Difenditi e Sostienici di questo sito) per le emergenze dei non soci, assistenza legale e medico-legale per i familiari che vogliono denunciare l'abuso.

A conclusione di questa sintesi precisiamo e rileviamo che ormai è palese che è in atto un piano istituzionale per lo sfruttamento della persona in coma programmaticamente sacrificata allo sviluppo del business della chirurgia sostitutiva degli organi, macabra espressione della scienza ufficiale, nonché agli interessi della sperimentazione in vivo.

E' lo Stato che diventa azienda di macellazione e distribuzione di organi, promotore dei trapianti e distributore di profitti. E' lo Stato che fa leggi ad uso e consumo della sua Azienda: Consiglio Superiore di Sanità, Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute, Centro Nazionale Trapianti (CNT), Centro Nazionale Sangue (CNS), Centri Regionali e Interregionali di Trapianto e di smistamento di organi, tessuti, cellule e sangue, ASL/AUSL, Ospedali, Cliniche, Banche di Tessuti, ecc. Un indotto gigantesco con giri multimiliardari.

L'uomo è diventato merce.

Nerina Negrello
Presidente

PS. Prelievo da viventi sani
Siamo contrari anche al prelievo da viventi sani perché è crudele e criminale danneggiare un sano menomandolo e facendogli rischiare la morte, cosa frequente. Questa pratica introduce un meccanismo perverso che moltiplica potenzialmente la richiesta di trapianti (allorquando l'espiantato si ammala), moltiplica il commercio istituzionale degli organi nonché quello clandestino e sotterraneo, e soprattutto ricatta in ambito famigliare le donne e i bambini (e non parliamo della retorica intorno alle mamme che danno la vita due volte). I maschi sanno difendersi, forti del fatto che gli organi dei piccoli stanno anche nei grandi ma non viceversa.

31 gennaio 2018

 

Note 1
Prof. Dr. Massimo Bondì, L.D. Pat. Chir. e Prop. Clin. Università di Roma, Patologo Generale, General Surgeon M.D. SYDNEY. Titolo: “IL CERVELLO, QUESTO SCONOSCIUTO. La 'morte cerebrale' è inaccettabile”;
Prof. Dr. David W. Evans, MA, MD, FRCP, Consultant Cardiologist to Papworth & Addenbrooke's Hospitals, Cambridge. Titolo: “La 'morte cerebrale' è ideata per il trapianto di organi”;
Prof. Dr. David J. Hill, Consultant Anaesthetist, Health Authority, Addenbrooke's Hospital, Cambridge. Titolo: “La morte cerebrale – Una truffa?”;
Prof. Fausto Baldissera, Ordinario di Fisiologia Umana Università di Milano. Titolo: “Considerazioni sulla proposta di Legge mirante alla ridefinizione della morte”;
Dr. Nunzio Romeo, Presidente Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Messina. Titolo: “Diritto all'obiezione di coscienza – Opposizione all'equiparazione della cosiddetta morte cerebrale”;
Prof. Giuseppe Penso dell'Accademia Nazionale delle Scienze, detta dei XL e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità OMS. Titolo: “Riflessioni sul concetto di “morte cerebrale” a cuore battente”.

Note 2
Nerina Negrello, Presidente della Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente, Bergamo;
Dr. Giuseppe Bertolini, Anestesista Rianimatore;
Dr. Riccardo Sonnino, Anestesista Rianimatore;
(...).

Note 3
Prof. Dr. Massimo Bondì, L.D. Pat. Chir. e Prop. Clin. Università di Roma, Patologo Generale, General Surgeon M.D. SYDNEY;
Prof. Laura Corradi, Sociologa della Salute, Università della Calabria;
Don Curzio Nitoglia, Eticista dell'Istituto Mater Boni Consilii di Verrua, Torino;
Don Marco Nely, Teologo della Fraternità Sacerdotale San Pio X di Albano Laziale (RM);
Nerina Negrello , Presidente della Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente, Bergamo;
(...).

Note 4
Prof. Massimo Bondì, L.D. Pat. Chir. e Prop. Clin. Università di Roma, Patologo Generale, General Surgeon M.D. SYDNEY;
Prof. Dr. Rocco A. Maruotti, Primario Chirurgo fr, Corporate Secretary International College of Surgeons, President Ethical Committee ICS;
Dr. Luigi Russo, Cardiochirurgo già dell'Ospedale San Camillo, Roma;
Nerina Negrello, Presidente della Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente, Bergamo;
(...).


www.antipredazione.org

 

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