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Fonte:
www.antipredazione.org
"Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente" Indirizzo: Pass. Canonici Lateranensi, 22 - 24121 Bergamo (ITALIA)
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COMUNICATO STAMPA
17-Marzo-2004 N.11


Tribunale di Bergamo
CASO PIETRO TARANTINO

DIAGNOSI INVENTATA – TERAPIE ASSENTI – ESPIANTO ILLEGALE – ORGANI TRAFUGATI

OGGI UDIENZA IN CAMERA DI CONSIGLIO ore 11.30
IL GIP SI E' RISERVATO

 

Si è svolta oggi l'udienza in Camera di Consiglio. Gli avvocati di parte offesa Nunzia COPPOLA LODI del Foro di Bergamo e Barbara VIALE del Foro di Monza hanno ribadito l'opposizione all'archiviazione richiesta dal PM.: hanno sottolineato che non è mai stato chiarito l'interrogativo sul perché la diagnosi emessa al Pronto Soccorso di Vaprio “frattura della base cranica”, evidenziata dai chiari segni della otorragia bilaterale, è stata dalla Neurochirurgia degli OO.RR. di Bergamo volontariamente ignorata e sostituita con “frattura di C2” (2° vertebra cervicale) senza elementi clinici di supporto. A nostro parere la diagnosi emessa dalla Neurochirurgia è stata solo strumentale alla sospensione della terapia ai fini del prelievo di organi.

Altrettanto dubbia la buona fede di chi ha classificato un coma dopo aver somministrato unicamente dosi di Atropina, farmaco che provoca dilatazione fissa delle pupille e per questo proibito da tutti i testi di traumatologia clinica in quanto falsa, peggiorandola, la realtà clinica e di chi in NCH di Bergamo ha deciso la totale sospensione della terapia finalizzata alla cura del paziente già avviata al Pronto Soccorso di Vaprio d'Adda.

 Tali interrogativi potrebbero essere chiariti definitivamente da un processo o in seconda istanza dalla riesumazione del cadavere o da un nuovo incidente probatorio eseguito da un patologo chirurgo o da un clinico chirurgo o in alternativa da un patologo generale, non certo da un medico legale o da un rianimatore come è stato fatto, che non hanno risposto alla domanda principe: “Perché a Bergamo hanno cambiato la diagnosi?”.

 Il GIP Dr. Stefano Storto si è riservato.

Nerina Negrello
Presidente

I fatti: Pietro Tarantino ha un incidente alle 7 circa del giorno 23 marzo '89. Ricoverato al Pronto Soccorso dell'ospedale di Vaprio D'Adda viene trasferito in elicottero all'ospedale di Bergamo ove giunge alla Neurochirurgia alle 9.00 ca. dove è valutato in coma profondo sotto Atropina, farmaco che produce midriasi. Ai familiari che giungono alle 11/11.30 il medico dice che il fratello è morto (sic) e chiede gli organi: opposizione immediata della famiglia. Dalla cartella clinica si rileverà che a Bergamo non fu né trattato, né curato: tolti perfino gli antiedemigeni iniziati dal P.S. di Vaprio, cura base ed indiscussa in questi casi; tenuto pesantemente disidratato e in grave ipossia nelle 24 ore rimasto in Neurochirurgia dove fin dal primo giorno vengono chiesti esami di laboratorio urgenti "X ESPIANTO". Trasferito col timbro "DONATORE D'ORGANI" alla Rianimazione, dove il 24 marzo, giorno precedente al cosiddetto accertamento di "coma depassè", viene eseguita una coronariografia invasiva e dannosa, finalizzata non al paziente, ma alla valutazione del cuore da trapiantare. I parenti si opposero andando in Questura ben 3 volte. Di nascosto, nel mancato rispetto della legge, il giorno 25 fu dichiarato, illegalmente, "morto cerebrale" ed espiantato a cuore battente nonostante l'opposizione.  Cuore e reni furono prelevati inspiegabilmente col "nulla osta" della Procura, il pancreas senza neppure il "nulla osta" e si scoprì dall'autopsia che il fegato e l'aorta furono trafugati.

 

 

    

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