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Fonte:
www.antipredazione.org
"Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente" Indirizzo: Pass. Canonici Lateranensi, 22 - 24121 Bergamo (ITALIA)
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COMUNICATO STAMPA N.08
06-Giugno-2003


TRIBUNALE DI BERGAMO
L'ODIERNA UDIENZA IN CAMERA DI CONSIGLIO
E' STATA PROROGATA AL 27.6 e 16.7
INCIDENTE PROBATORIO RELATIVO ALLA CAUSA DELLA MORTE DI PIETRO TARANTINO

Camionista, dopo incidente, non curato in Neurochirurgia
degli Ospedali Riuniti di Bergamo, destinato all'espianto in Rianimazione

 

Il perito del Giudice, Prof. Silvio Merli, medico-legale, affiancato dall'anestesista-rianimatore Prof. Gianfranco Celeste, dopo il 2° incontro delle operazioni peritali del 6 maggio, presso l'istituto di Medicina legale e delle Assicurazioni “La Sapienza” di Roma, e dopo le Relazioni autorizzate presentate il 20 maggio dai consulenti di parte Tarantino: Dr. Dario Miedico medico-legale, Dr.a Stefania Dente e Dr.a Maria Luisa Robbiati anestesiste-rianimatrici e Nerina Negrello, hanno chiesto una seconda proroga di un mese alla consegna della relazione peritale che il Giudice ha concesso fissandola per il 24 giugno.
Conseguentemente l'udienza odierna del 6 giugno, presente per Tarantino la difesa Avv. Nunzia Coppola Lodi del Foro di Bergamo, è stata prorogata dal giudice Dr. Stefano Sorto al 27 giugno per sentire il Prof. Merli, con una seconda udienza il 26 luglio per sentire il Prof. Celeste, sempre nel contraddittorio delle parti.
I periti del giudice, esaminati gli atti, dovranno stabilire quale sia stata la causa della morte di Pietro Tarantino e cioè “... se la morte di Tarantino fu determinata da negligenza, imperizia, imprudenza dei sanitari indagati ovvero da una condotta cosciente e volontaria degli stessi...”.

Ricordiamo i fatti:

Pietro Tarantino ha un incidente la mattina del giorno 23 marzo '89. Ricoverato al Pronto Soccorso dell'ospedale di Vaprio D'Adda viene trasferito in elicottero all'ospedale di Bergamo ove giunge alla Neurochirurgia alle 9.20 ca. dove è valutato in coma profondo sotto il farmaco Atropina che produce midriasi. Ai familiari che giungono alle 11/11.30 il medico dice che il fratello è morto (sic) e chiede gli organi: opposizione immediata della famiglia. Dalle cartelle si rileverà che non fu né trattato, né curato: tolti perfino gli antiedemigeni iniziati dal P.S. di Vaprio, cura base ed indiscussa in questi casi; tenuto pesantemente disidratato e in grave ipossia nelle 24 ore rimasto in Neurochirurgia dove fin dal primo giorno vengono chiesti esami di laboratorio urgenti "X ESPIANTO". Trasferito col timbro "DONATORE D'ORGANI" alla Rianimazione, dove il 24 marzo, giorno precedente al cosiddetto accertamento di "coma depassè", viene eseguita una coronariografia invasiva e dannosa, finalizzata non al paziente, ma alla valutazione del cuore da trapiantare. I parenti si opposero andando in Questura ben 3 volte. Di nascosto, nel mancato rispetto della legge, il giorno 25 fu dichiarato, illegalmente, "morto cerebrale" a cuore battente ed espiantato nonostante l'opposizione.  Cuore e reni furono prelevati inspiegabilmente col "nulla osta" della Procura, il pancreas senza neppure il "nulla osta" e si scoprì dall'autopsia che il fegato e l'aorta furono prelevati clandestinamente.

 

Nerina Negrello
Presidente

 

    

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