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Fonte:
www.antipredazione.org
"Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente" Indirizzo: Pass. Canonici Lateranensi, 22 - 24121 Bergamo (ITALIA)
Tel. 035-219255, Fax 035-235660,  lega.nazionale@antipredazione.org

COMUNICATO STAMPA n. 25
11-Dicembre-2002


MICHELA INGENITO DI POMPEI
STA GENERANDO DUE GEMELLI PER TRAPIANTI
QUINDI NON E' UNA MADRE, MA UNA FATTRICE D'ORGANI

 

Possiamo capire che una donna non si senta di abortire neppure se il feto è malformato.  Non possiamo però capire come mai quella madre che si rifiuta di abortire possa cullare nel suo ventre due feti malformati, farli sviluppare, col preciso obiettivo di “donare” la loro vita non appena partoriti. È male uccidere con l'aborto mentre è bene uccidere con l'espianto?

I medici le hanno detto che l'espianto avviene a cuore pulsante e sangue circolante?

 

Un “anencefalico” o un “acranico” respira da solo, può succhiare il latte da solo. In genere muore durante il parto naturale. Se sopravvive  ha poche ore o giorni di vita. Non ha scampo. Non ha senso intubarlo perché il trattamento della ventilazione forzata può essere valido solo se giova alla sua salute (come è d'uopo in qualsiasi trattamento medico onesto). 

I due gemelli verranno tolti dal ventre materno con parto cesareo, come un bottino prezioso, poi verranno intubati, non per essere curarti, ma per dichiararli con stratagemma in cosiddetta “morte cerebrale” e procedere all'espianto degli organi, dopo una settimana di vita extrauterina (D.M. 582, art. 3, c.3).

La legge non permette che gli “anencefalici” o gli “acranici” siano fatti a pezzi, ma i medici trapiantisti delle leggi se ne infischiano e cavalcano le 'donazioni' illegali e incostituzionali di genitori sprovveduti da loro manipolati.

Se i due gemelli avessero una madre con dei sentimenti naturali quella madre li terrebbe fra le braccia, quei fagottini, per rendere dolci quei pochi giorni di vita che dio/la natura concederà loro. Ma questa è una madre col cervello deformato dalla persecutoria propaganda trapiantistica. Forse lei stessa esaltata dalla mattanza pediatrica appena compiuta nella notte tra l'8 e il 9 dicembre scorso.

Si sta comportando da fattrice d'organi e auguriamoci che questi comportamenti non diventino un mestiere a pagamento: può succedere quando si dimentica che un figlio non è proprietà, nel senso “d'uso”, della madre e tantomeno dei medici e dello Stato. 

Troppe donne sono vittime delle subdole pressioni di medici sperimentatori. Donne culturalmente fragili, affette da protagonismo sacrificale indotto dalla Chiesa che le rende cavie ideali di questa medicina violenta e vivisezionista.

Ma che eroismo c'è nella madre che dona i figli anencefalici? Semmai la convenienza a liberarsene, coperta dalla adulazione di medici predatori d'organi, dei giornalisti  di regime e dai preti azzeccagarbugli.

È solo stupidità fare una ecografia per sapere il “vero” e poi portare avanti la gravidanza nell'incubo: le cattoliche non dovrebbero fare ecografie, così non partorirebbero idee da incubo.

È stupidità subire un parto cesareo per non sciupare gli organi da trapiantare facendo rischiare la donna.

 

Gli anencefalici MAI  soddisfano i requisiti della legge per la dichiarazione della cosiddetta “morte cerebrale” a cuore battente necessaria all'espianto degli organi.

I medici che architettano questi piani agiscono nell'illegalità. Di tanto in tanto ci provano a superare la barriera legale e dell'etica: ricordate Valentina nel '92 e Gabriele nel '98?

 

 

 

Nerina Negrello
Presidente

 


p.c. Procura della Repubblica c/o Tribunale di Napoli

 

 

      

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