Giornalisti e Associazioni |
CAMERA DEI DEPUTATI
Gruppo Lega Nord
per l'Indipendenza della Padania
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Al Ministro della Sanità
Premesso che:
il 14 gennaio, all'ospedale Regina Margherita, nasce Gabriele, bimbo anencefalico;
la grave malformazione si è resa evidente già dalle prime ecografie, ma i genitori, con accordo unanime, hanno deciso di permettere al loro piccolo di nascere, anche se senza alcuna possibilità di sopravvivenza, nella speranza che il loro gesto potesse essere utile, attraverso la donazione di organi del piccolo Gabriele, a salvare altre vite;
in base alla normativa vigente perché sia possibile espianto di organi, oltre all'accertamento della morte cerebrale, devono essere trascorsi almeno sette giorni dalla nascita;
l'espianto, a normativa vigente, è consentito se coesistono tre precise condizioni: assenza di respiro spontaneo, di coscienza e di riflessi del tronco cerebrale;
alla data del 21 gennaio, momento temporalmente consentito per l'espianto, il piccolo Gabriele, contro ogni previsione, pur senza conoscenza, continua a reagire agli stimoli esterni e respira da solo;
da quanto si apprende dagli organi di informazione, è stato presentato ai guidici torinesi un esposto sul predetto caso con accuse pesantissime: "..... Gabriele doveva essere lasciato in pace senza la tortura della ventilazione per tenerlo in vita a tutti i costi fino al momento dell'espianto degli organi....." mentre risulterebbe capace di respirare autonomamente;
L'interrogante chiede di sapere:
se non si ritenga opportuno attivare urgentemente i dovuti accertamenti al fine di verificare che tutte le procedure siano state eseguite in prima analisi nel rispetto della dignità del piccolo Gabriele, e che non vi siano gli estremi per evidenziare un accanimento terapeutico finalizzato al solo scopo di non danneggiare i suoi piccoli organi per cui si prevedeva il trapianto.
On. Alessandro Cé
Roma, 26 gennaio 1998